Marra, il Riesame ha deciso: resterà in carcere

La Procura aveva dato parere negativo e il Riesame si era riservato di decidere. Ora arriva anche la sentenza del Tribunale del Riesame: Marra dovrà rimanere in carcere

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Il Tribunale del Riesame ha deciso. Raffaele Marra, l’ex dirigente capitolino arrestato a dicembre insieme a Sergio Scarpellini, rimarrà in carcere. L’istanza di scarcerazione era stata presentata dall’avvocato Francesco Scacchi, e la Procura aveva già dato parere negativo. Ora il Tribunale del Riesame, dopo qualche giorno di riflessione, ha sentenziato di non concedere nessun alleggerimento della pena a Raffaele Marra. L’ex capo del personale rimarrà dunque in carcere a Regina Coeli.

Marra, insieme a Scarpellini, era stato trasferito in carcere con la massima misura cautelare dal gip del Tribunale di Roma, Maria Paola Tomaselli. “Sussistenza di un concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte delittuose analoghe a quelle già accertate anche in considerazione del ruolo attualmente svolto da Marra all’interno del Comune e della indubbia fiducia di cui gode da parte della sindaca Virginia Raggi”. Questa la motivazione di una misura così grave. L’ex dirigente avrebbe ricevuto una tangente di 370mila euro per l’acquisto di un immobile a Prati Fiscali. Il 23 dicembre scorso, il gip aveva concesso gli arresti domiciliari a Scarpellini, pronunciandosi favorevole anche in ragione dell’avanzata età e delle precarie condizioni di salute.

La sindaca Virginia Raggi aveva immediatamente ripreso posizione, ribadendo che Marra rappresentava soltanto uno dei 23mila dipendenti capitolini. Le dichiarazioni, però, non hanno fermato le polemiche che hanno travolto il Campidoglio, e a seguito delle quale si è messo in atto il rimpasto di giunta e le dimissioni di Romeo. (L’UNICO)

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