Atac espone Cristo pedofilo? Fioccano esposti

La campagna e' apparsa sulle fermate Atac della Capitale. Anche la Vergine Maria raffigurata in atteggiamenti saffici in un manifesto che inneggia evidentemente alla fecondazione eterologa

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(L’UNICO) Un Gesù Cristo in atteggiamenti pedofili e una Madonna saffica col il bambinello in braccio. Sul primo la scritta “Erectus”, sulla seconda la scritta “Immacolatio Conceptio in vitro”.

Due manifesti apparsi oggi nella Capitale e ripresi dal sito  d’informazione L’Unico. Le immagini dall’evidente intenzione provocatoria e blasfema appaiono simili a tante altre apparse negli ultimi tempi nella Capitale con l’intenzione di scioccare. In realtà, forse, non meriterebbero attenzione se questa volta non fossero apparse all’interno delle vetrine delle fermate Atac di Roma Capitale, dunque dell’ente di trasporto pubblico.
Un esposto – anticipa L’UNICO – è stato presentato alla Procura della Repubblica, citando Il reato di vilipendio della religione, punito in Italia dagli articoli 403, 404 e 405 del Codice Penale. Nell’esposto, al momento avviato contro gli ignoti realizzatori della campagna, e’ citata Atac, l’ente di servizio pubblico gestore delle vetrine pubblicitarie. Diverse le condanne da parte degli esponenti politici locali. La faccenda è di quelle destinate a finire sul tavolo del Sindaco.

GLI SPAZI PUBBLICITARI GESTITI DA CLEAR CHANNEL

Clear Channel è la società che attualmente in Italia gestisce 6.100 poster – come riportato nel sito della società che ha da anni un contratto di gestione con Roma Capitale – oltre 10.200 spazi di arredo urbano, 19.400 impianti speciali di piccolo formato e oltre 1.500 schermi  digitali a Milano, in 7 aeroporti e in 28 premium mall “confermandosi leader nel mercato dell’Out-of-Home.” Clear Channel Italia rappresenta circa il 27% del mercato dell’esterna italiano. La società, attraverso un comunicato diramato dall’ATAC, avrebbe smentito responsabilità proprie circa l’affissione dei manifesti – e anche l’azienda di trasporto pubblico e l’assessore ai Trasporti Pubblici Linda Meleo hanno negato di aver mai autorizzato i due poster.

RESTA PERO’ IL GIALLO DELLE PENSILINE

La polizia che sta indagando sul fatto però non è convinta che si tratti soltanto dello scherzo o della provocazione di estranei alla società concessionaria. Infatti le bacheche pubblicitarie delle fermate possono essere aperte esclusivamente con una chiave in dotazione al personale di Clear Channel.

(L’Unico)

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