Bomba a Napoli davanti alla pizzeria: venerdì il sopralluogo di Salvini

A cinque anni dall'incendio, nuovo attacco alla pizzeria di Gino Sorbillo. Questa notte una bomba ha colpito il noto locale del centro storico napoletano. Venerdì giungerà sul posto il ministro Salvini, "portando la mia solidarietà personale e la presenza dello Stato".

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Questa notte il quartiere Decumani di Napoli si è svegliato con un forte boato. Una bomba, l’ennesima, è stata fatta esplodere davanti ad una pizzeria in via dei Tribunali. Non una a caso, ma la più nota del centro storico della città patria della pizza: la pizzeria Sorbillo, già colpita, cinque anni fa, da un incendio. Un chiaro avvertimento riguardante il racket: questa la pista seguita dagli investigatori che stanno vagliando le 24 telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Nessun uomo, fortunatamente, è rimasto ferito. Il locale era chiuso per lavori ed era quindi deserto. E le due porte blindate hanno attutito il colpo e permesso all’unico dipendente presente, il guardiano notturno, di rimanere illeso.

“Non lo so quale messaggio vogliono lanciare con questa bomba, ma io sono pronto a ricominciare”, dice il proprietario, Gino Sorbillo, che ha annunciato sul proprio profilo Facebook che il locale è “chiuso per bomba”. “Mi scuso con tutta la Napoli ‘buona’, con l’Italia ‘buona’ e con tutte le persone che vivono onestamente, perché certi avvenimenti così forti ed eclatanti fanno cadere le braccia e demoralizzano la società”, scrive il pizzaiolo, che però non ha nessuna voglia di demordere. “Sono orgoglioso di essere di questo quartiere, ho sempre dato una mano, appoggiato tutte le iniziative di beneficenza. Credo che un commerciante debba essere anche questo e non guardare solo alla propria attività. Non mi piangerò addosso – conclude –, sono fiducioso che si possa ricominciare”.

Pronta arriva anche la solidarietà del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che rilancia la notizia sulla sua pagina Facebook, annunciando che “venerdì sarò prima ad Afragola e poi a Napoli nel luogo dove è esplosa una bomba vergognosa, portando la mia solidarietà personale e la presenza dello Stato”. E Salvini, da Cagliari, dove ha presieduto un Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, non si è risparmiato nemmeno una risposta al sindaco di Napoli Luigi De Magistris, uno dei sindaci che hanno invocato alla disobbedienza civile al decreto sicurezza. Il primo cittadino napoletano, infatti, in mattinata aveva invocato l’arrivo di rinforzi per le forze dell’ordine annunciati dal vicepremier. “Rispondo a De Magistris con i fatti e non a parole: Napoli sta già beneficiando di rinforzi per Polizia e Carabinieri e ha ottenuto fondi per la videosorveglianza”, scrive su Facebook. Nella manovra economica approvata da poche settimane in Parlamento sono previsti circa 400 milioni di euro per le forze dell’ordine e già quest’anno ci sono i tempi tecnici per lo scorrimento delle graduatorie, i concorsi e quindi per l’arrivo in strada. E inoltre, rispetto al capoluogo campano, sono stanziati fondi per l’assunzione di 100 agenti di polizia locale da aggiungere all’organico già a disposizione. “Inoltre, grazie al Decreto Sicurezza, la città si è assicurata maggiori risorse, più poteri per ordine pubblico e sgomberi e una norma ad hoc per rottamare i motorini sequestrati”, precisa Salvini. Che non lesina una frecciatina al sindaco per la questione dell’immigrazione: “Evidentemente il sindaco non se ne è accorto o non l’ha capito, è troppo concentrato a coccolare centri sociali e clandestini”. (L’UNICO)

Francesco Amato

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