A Capodanno, a Roma i taxi hanno lavorato solo con un compenso minimo di 20 euro. Questa la tariffa richiesta ad un viaggiatore che da via Nazionale doveva recarsi a San Lorenzo. E addirittura molti clienti sono stati rifiutati per destinazioni troppo vicine o che prevedessero il senso opposto di marcia. Questo è ciò che succede nei pressi del teatro Eliseo alle 3.30 del 1° gennaio. Inutili le spiegazioni dei conducenti, tra i quali alcuni fanno capo a cooperative romane, altri ad un circuito di prenotazione online ed altri ancora totalmente abusivi. “A Capodanno il tassametro non si usa”, oppure “Uno che lavora a Capodanno non vi può portare in giro a 10 euro”. Queste le risposte di alcuni conducenti. Altri applicano la tariffa di Capodanno, ma la pratica di non andare a tassametro è nota anche a loro: “È un’anomalia – spiega un conducente –. Purtroppo alcuni lo fanno ma se li prendono rischiano la denuncia”.
“È un fenomeno deprecabile. Sono comportamenti fuori dal regolamento comunale – spiega Nicola Di Giacobbe di Unica Cgil Taxi – e possono essere perseguiti”. Il regolamento, infatti, “obbliga i tassisti a portare a tassametro chiunque sia il cliente o la destinazione” e prevede le tariffe fisse soltanto per gli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino. “Fenomeni come Uber e MyTaxi – continua Di Giacobbe – hanno intromesso tariffe differenziate che rischiano di creare questi problemi. Per pochi eventuali pochi casi non mi sento di condannare una intera categoria che si è messa a servizio della città e ha soddisfatto le sue necessità”. Di Giacobbe inoltre esorta i clienti ad individuare i tassisti contro il regolamento e abusivi. In questi casi, infatti, si deve “richiedere una ricevuta con il numero di licenza e corsa e fare una denuncia ai vigili urbani o inoltrare una denuncia al comune di Roma – illustra Di Giacobbe – e chi non riesce a salire a bordo può prendere il numero di licenza e segnalarlo a un vigile o salire a bordo e pretendere l’utilizzo del tassametro. Bisogna individuare, denunciare e condannare questi soggetti che non rappresentano una categoria di onesti lavoratori”.
Simile reazione da Loreno Bittarelli, presidente di RadioTaxi 3570. “Questi sono illeciti, e lei come cliente avrebbe dovuto prendere il numero di licenza e fare un esposto. Noi abbiamo un consiglio di disciplina e per questi tassisti ci sono sanzioni molto pesanti che arrivano fino alla sospensione dal servizio o nei casi più gravi alla revoca della licenza”. Bittarelli spiega di non essere a conoscenza dei precedenti riguardo alla tariffa di Capodanno e invita anche lui i clienti a collaborare. “Tra le segnalazioni che abbiamo ricevuto al servizio clienti non ci sono su Roma richieste di tariffe fisse a Capodanno, invitiamo a denunciare le anomalie perché in questi casi attraverso la app siamo in grado di monitorare le corse”. (L’UNICO)
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