Si è svolto ieri sera a piazzale di Ponte Milvio un flash mob dei professionisti della ristorazione e dell’ospitalità dello storico quartiere, cuore della movida romana. I numerosi imprenditori, richiamati da Omar El Asry e gli altri organizzatori, si sono ritrovati insieme per protestare, in maniera pacifica, contro le ulteriori restrizioni imposte dall’ultimo decreto del premier Conte ad un settore già vessato dal lockdown della scorsa primavera. “Non facciamo solo da mangiare e da bere – ricordano i partecipanti – ma siamo anche un luogo di cultura, perché insegniamo anche a mangiare bene e a bere con responsabilità“.

I manifestanti rivendicano, inoltre, i ristori promessi dal governo e che fino ad ora si sono dimostrati del tutto insufficienti. I ristoratori, infatti, si dicono disponibili a chiudere, se questo è necessario per combattere la pandemia in corso. Tuttavia chiedono che il governo si renda conto della loro situazione e dia il giusto risarcimento per i mancati ricavi che stanno subendo in questo periodo.
La protesta di Ponte Milvio, organizzata da MIO Italia e Italia Hospitality Network, è solamente una delle tappe di un tour che ha attraversato le numerose zone della movida e che si concluderà il prossimo 2 novembre in piazza del Popolo. Alla manifestazione ha preso parte un folto numero di ristoratori del quartiere, che con dei cartelli hanno manifestato la propria richiesta di aiuto al governo. A rappresentare gli imprenditori di Ponte Milvio era presente Brando Serra, noto ristoratore di via Flaminia. In piazza anche Riccardo Corsetto, sezione Lega Salvini Ponte Milvio, che ha aderito civicamente all’iniziativa degli esercenti.

Dopo gli interventi dei rappresentanti dei ristoratori e delle altre professioni coinvolte, i presenti hanno versato delle birre invendute in un tombino, poi prontamente ripulito dagli organizzatori. Si tratta di un gesto sintetizzato dall’hashtag #noncelabeviamo, che evidenzia un’ulteriore perdita dovuta alla pandemia e alle restrizioni governative, rappresentata dai prodotti in scadenza non venduti. Il nuovo appuntamento per manifestare, fanno sapere i promotori sarà a Piazza del Popolo il due novembre.
Francesco Amato
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