di Andrea FURETTO
Al primo posto c’è la proroga dell’accoglienza degli sfollati. Con queste parole il presidente del Municipio XV pentastellato Stefano Simonelli, sta cercando nel momento in cui scriviamo (19,30 del 6/10/2016) di rincuorare i cosiddetti sfollati di via della Farnesina.
Una sessantina di persone rimaste senza alloggio all’indomani del crollo del 24 Settembre, e di cui una buona parte ad oggi è ospitata in alcuni residence a spese del Comune.
Ospitalità che però durerà fino al 23 Ottobre prossimo, poco più di due settimane, quando scadranno i termini previsti dall’ordinanza emergenziale disposta dal Campidoglio.
L’incontro tra il presidente Simonelli e i residenti delle palazzine di via Farnesina civici 3, 5, 7C e 7E, ritenute inagibili dalle perizie tecniche del Comune e dei Vigili del Fuoco, si sta tenendo all’interno della Chiesa della Gran Madre di Dio a piazzale di Ponte Milvio.
Gli obiettivi perseguiti dai residenti sono due: prorogare i termini dell’ospitalità per chi è rimasto fuori casa, e abbattere il prima possibile la palazzina al civico 5 di via della Farnesina, che con zona rossa e sigilli della Procura sta causando enormi disagi alla viabilità e conseguentemente al commercio locale. Senza contare l’impedimento a rientrare nelle proprie abitazioni dei residenti dei civici 7A, 7B e 7D che non hanno riportato danno ma si trovano a distanza troppo ravvicinata dal palazzo inagibile al 5.
Sull’aspetto della demolizione Simonelli è stato perentorio e avverte che alla Procura serviranno altri 90 giorni per le indagini e per tanto almeno fino a Natale, tutti i residenti di Ponte Milvio, la movida, il commercio, buona parte di Roma Nord e gli automobilisti non potranno ritrovare la normalità.
I legali del civico 5 hanno preso carta e penna e scritto al Comune per chiedere inoltre che le spese per la demolizione dello stabile crollato (si parla di cifre tra i 150 e i 200 mila euro, siano accollati a Palazzo Senatorio, ma la Raggi sull’argomento nicchia.
“Oggi ce la saremmo aspettata presente qui insieme con lei Presidente Simonelli” osserva uno sfollato. “Il sindaco non avrebbe avuto grandi novità da portarvi” è stata la replica del mini-sindaco municipale.
Sarà. Ma in molti pensano che il sindaco di Roma, in fondo, qualche potere lo abbia.
Ne è convinto il presidente della Casa del Cittadino di via Riano 44, Riccardo Corsetto, che poi è anche il direttore di questo giornale. “Il sindaco è l’unica persona che può prendere in mano carta e penna e autorizzare la proroga. Con i profughi e gli sfollati di mezzo mondo ci facciamo sempre trovare pronti. Ne siamo fieri. Però abbiamo qualche reticenza se si tratta di aiutare il vicino di casa.”
Ma i 90 giorni di cui parla Simonelli potrebbero durare di più. Di stamattina infatti la notizia raccolta dal nostro giornale attraverso fonti di Piazzale Clodio, che il magistrato Carlo Lasperanza (noto per essere stato indagato e poi prosciolto per violenza privata e abuso d’ufficio nel caso-Marta Russo), che ha in mano l’indagine per ‘disastro colposo’ in via della Farnesina sarebbe fuori servizio per malattia e lo resterà per una settimana. Insomma, Natale… se tutto va bene.
(L’UNICO)
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