Crollo Ponte Milvio, la trovata della Raggi: ‘Fondo per il terremoto’

La proposta è arrivata durante il consiglio straordinario per il Crollo di Ponte Milvio, convocato 50 giorni dopo il 24 settembre. Ma la legge non lo consente. Ai residenti non è stato concesso d'intervenire

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Virginia Raggi e Stefano Simonelli

Si è riunita stamani in Campidoglio una seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina, per discutere del crollo di Ponte Milvio dello scorso settembre. La Sindaca Raggi propone di configurare il crollo come danno sismico per poter usufruire dei fondi per il terremoto dell’Italia centrale. Ma il Consiglio chiede soluzioni più concrete ed approva all’unanimità un ordine del giorno comune.

MICHELA DE BIASE (PD) (Video di Francesco Amato)

L’assemblea è cominciata con l’intervento della sindaca Virginia Raggi, che, dopo aver fatto elenco dei provvedimenti di assistenza messi in atto dall’amministrazione, ha evidenziato la “mancanza di normative al riguardo” mettendo in luce la mancanza da parte delle amministrazioni precedenti di strumenti da poter attivare nell’immediatezza in questi casi. Ha comunicato infine la volontà di improntare un protocollo di intesa con le associazioni di categoria, di mappare le strutture di ospitalità e assistenza nel territorio di Roma, e di voler convertire i decreti relativi ai recenti eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia.

Ha quindi preso la parola il presidente del XV municipio, Stefano Simonelli, che ha espresso vicinanza ai commercianti di Ponte Milvio, che stanno maggiormente risentendo dei disagi dovuti al crollo, ai quali ha promesso “almeno una parziale riapertura di via della Farnesina”.

Poi è stata la volta dell’assessore al bilancio, Andrea Mazzillo, che ha ribadito i provvedimenti già presi dalla giunta a 5 stelle, ripetendo la relazione già letta dalla prima cittadina.

MARCO TERRANOVA, M5S (Video di Francesco Amato)

È quindi cominciato il dibattito tra i consiglieri, i quali si sono dispiaciuti per la scelta della presidenza del’assemblea capitolina di non far parlare i cittadini, vera parte in causa della situazione, che meglio di tutti avrebbero potuto esprimere i loro disagi e le loro sensazioni.

E i consiglieri si lamentano anche del fatto che la sindaca sia poco presente alle sedute dell’assemblea: “Mi dispiace che la sindaca venga in aula soltanto per leggere la propria relazione e poi vada subito via, senza aspettare di poter esprimere le proprie risposte nel dibattito”, afferma la consigliera Michela Di Biase, capogruppo del PD. “Abbiamo ascoltato la cronostoria di quello che è successo a Ponte Milvio, ma nessun dato concreto, nessuna certezza ci è giunta dalla Sindaca Raggi”, ha detto ancora Di Biase.

“La Sindaca dice di voler utilizzare i fondi per sisma nel centro Italia per il crollo della palazzina di via Farnesina – dice invece Valeria Baglio (PD) –, ma fortunatamente Roma non è stata vittima del terremoto. L’assessore al bilancio provveda invece a stanziare dei soldi per queste persone che sono rimaste senza casa”.

“Nella sua relazione, la Sindaca spiega che l’assistenza alloggiativa potrà continuare soltanto per le famiglie che saranno considerate in condizione di fragilità – conclude infine Svetlana Celli, capogruppo di Roma torna Roma –, ma mi chiedo chi, vedendosi crollare la casa e andare in fumo i sacrifici di tanti anni, riesce a non essere fragile”.

Alla fine del consiglio, che si è protratto oltre l’orario di chiusura stabilito, i consiglieri di tutte le forze politiche presenti in Campidoglio sono giunte ad un ordine del giorno comune, approvato all’unanimità, che prevede, fra le altre cose, l’istituzione di un tavolo tecnico, che coinvolga anche cittadini e attività produttive, per arrivare al più presto ad una soluzione concreta, che possa risolvere i disagi causati dal crollo della palazzina.

Figliomeni (FDI): “Seduta straordinaria crollo Farnesina, dal sindaco Raggi e dall’assessore al Bilancio Mazzillo nessuna risposta concreta”.

“Lo avevamo preannunciato ieri in una nota che il consiglio straordinario di oggi sul crollo della palazzina di via della Farnesina ci avrebbe riservato delle sorprese. A partire dal fatto che non si capisce perché  non sia stato permesso ai cittadini coinvolti in questa situazione di poter intervenire, un fatto grave perché non permette di sentire a viva voce dei diretti interessati, le problematiche in cui si trovano a convivere dal 23 settembre, giorno del crollo. Dal bel discorsetto del sindaco Raggi e dell’assessore al Bilancio Mazzillo ci aspettavamo risposte concrete invece delle solite belle parole infarcite di burocratese che in questo modo non fanno altro che dimostrare la loro manifesta incapacità a governare Roma. Vorrei ricordare che ci troviamo di fronte a persone e non a “cose”, che hanno bisogno di risposte reali, come interventi di supporto economico, visto che si parla di circa 260mila euro a carico delle famiglie interessate, per la demolizione dell’edificio. Chiediamo con forza alla Giunta Raggi di trovare strumenti adeguati per risposte concrete ai cittadini, che si sentono abbandonati dall’Amministrazione. Come Fratelli d’Italia ci auspichiamo un ordine del giorno condiviso da tutti, perché quando si parla della vita delle persone non devono esistere colori politici”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.

Francesco Amato

(L’UNICO)

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