Alla vigilia del Natale non vi è traccia di addobbi o del tradizionale clima festoso nella Capitale, compresa l’assenza di addobbi e luminarie stradali e se escludiamo la buona volontà di singoli commercianti o di cittadini che illuminano il proprio balcone non si direbbe di essere quasi a Natale. La recente stima di Federconsumatori ci indica che le famiglie romane spenderanno in media circa 130 euro per il Natale fra prodotti alimentari, articoli da regalo e decorativi. Secondo le nostre rilevazioni in questo clima di crisi e con un budget limitato le famiglie romane comunque proseguono ad utilizzare l’albero di Natale naturale anche se i costi sono quasi doppi rispetto all’albero sintetico, riutilizzabile, ed anche in assenza di una adeguata pianificazione della raccolta che possa agevolare, al termine delle festività, nuovamente la piantumazione degli alberi naturali.
“Ribadiamo l’importanza dell’utilizzo dell’albero naturale, che solitamente proviene da coltivazioni dedicate e spesso situate in zone collinari o montane altrimenti destinate all’abbandono e al conseguente degrado idrogeologico rispetto alla scelta di alberi sintetici, di plastica che non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione ed il successivo trasporto, ma impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente. Per non parlare degli alberi che vengono commercializzati abusivamente, di indubbia provenienza e che in molti casi risultano pericolosi o nocivi. Rimane vivo anche il tradizionale Presepe con i genitori pronti a coinvolgere i figli nella realizzazione, utilizzando sempre di più prodotti che si trovano in natura come il muschio, le bacche, il legno, la frutta secca, o comunque materiali di recupero, riciclabili, senza diventare immediatamente rifiuto.” E’ quanto dichiarano Piergiorgio Benvenuti e Fabio Ficosecco, rispettivamente Presidente Nazionale e Coordinatore romano del Movimento Ecologista – ECOITALIASOLIDALE. (L’UNICO)
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