“La disciplina dei LEA, anche nella nuova versione approvata nel 2016 (Repertorio atti Conferenza Stato-Regioni n. 157 del 7 settembre 2016), ribadisce all’articolo 5 il dovere del Servizio sanitario di garantire la continuità assistenziale per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana”. E’ quanto dichiarato dal Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, il quale prende una netta posizione in merito alla decisione della ASL di chiudere i presidi sanitari.
“In particolare – dichiara Montino – il testo al proposito recita testualmente: ‘Le aziende sanitarie organizzano le attività sanitarie per assicurare l’erogazione, nelle ore serali e notturne e nei giorni prefestivi e festivi, delle prestazioni assistenziali non differibili’. Inoltre all’articolo 7, dedicato all’Emergenza sanitaria territoriale, al comma 3, sottolinea che ‘l’attività di emergenza sanitaria territoriale è svolta in modo integrato con le attività effettuate nell’ambito dell’Assistenza sanitaria di base e continuità assistenziale’. Dall’analisi dei dati delle prestazioni erogate presso i presidi sanitari di Fregene e Fiumicino, – prosegue Monitno – che assicurano un servizio di continuità assistenziale per una popolazione residente di circa 80.000 persone (più i vacanzieri nei mesi estivi), appare evidente che nei due presidi citati si eroghino prestazioni non differibili in numero affatto trascurabile (gennaio-settembre 1262 codici rossi e gialli), più un notevolissimo numero di codici verdi (gennaio-settembre 12070).
Complessivamente gli accessi nei due NCP sono stati, da gennaio e settembre, di quest’anno 19.769 pari a 2.196 al mese. Riflettendo a mente fredda su questi dati, – afferma Montino – al di là della grave scorrettezza istituzionale di chiudere i presidi notturni senza nessuna informazione e confronto con il Sindaco della Città, commessa dal Commissario della ASL Roma 3, la decisione appare sconcertante sotto l’aspetto funzionale, della sicurezza dei cittadini e persino contraria a una logica di razionalizzazione e risparmio della spesa pubblica. La scelta della ASL Roma 3 costringerebbe tutti a recarsi nei pronto soccorsi ospedalieri con tutte le conseguenze che sono note”.
“Se la ASL dovesse quindi persistere nel suo atteggiamento di chiusura dei presidi citati – conclude Montino – senza nemmeno discuterne con chi, come il Sindaco, rappresenta comunque l’autorità sanitaria locale a tutela dei diritti dei cittadini residenti del Comune di
Fiumicino, mi vedrò costretto mio malgrado a rivolgermi alle autorità competenti per segnalare una probabile violazione del dettato normativo richiamato in merito alla garanzia continuità assistenziale”.
Fiumicino, Montino: “Chiusura presidi sanitari. Decisione ASL sconcertante”
Se la ASL dovesse persistere nel suo atteggiamento di chiusura dei presidi il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino minaccia di rivolgersi alle autorità competenti per segnalare una "probabile violazione del dettato normativo richiamato in merito alla garanzia continuità assistenziale” dichiara
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