“È necessaria la creazione di una vera agenzia di rating che dia valutazioni in base ai principi oggettivi di un’economia, i cosiddetti fundamentals. L’Italia è tra i Paesi più solidi del mondo e i mercati sanno benissimo che non meritiamo il giudizio delle principali agenzie di rating americane legate alla speculazione finanziaria internazionale.”
E’ quanto ha dichiarato l’economista sovranista Antonino Galloni intervenendo ieri sera (20 novembre ndr) ad un raduno di 200 militanti della sezione “Ponte Milvio”, in occasione del primo anniversario della fondazione, in un noto ristorante di zona.
Alla domanda di Riccardo Corsetto, fondatore della sezione leghista, che gli chiedeva se l’Italia con il debito più alto d’Europa, dopo la Grecia, non rischi ristrutturazioni del debito per scopi speculativi, l’economista ha risposto che “agli albori del governo gialloverde – preoccupato di eventuali azioni anti-italiane – insistetti su quest’aspetto, in modo di consentire alle banche di acquistare e mantenere negli attivi patrimoniali i nostri titoli. Poi mi accorsi che la speculazione non attaccava l’Italia. Ora non è detto che Trump perdoni per sempre a Conte di aver coperto coloro che impedivano di far luce sul “Russiagate”.
“Uno Stato forte, con potenzialità di sviluppo, può emettere moneta a sola circolazione nazionale – ha dichiarato Galloni, limitatamente alla copertura del fabbisogno di bilancio. La “moneta sovrana” – secondo l’economista, autore del volume “L’altra moneta”, consentirebbe di ridurre il deficit di bilancio e, quindi, la crescita del debito, rimarcando che la legge vigente, ovvero il Trattato di Lisbona, vieta l’emissione di banconote e di moneta avente corso legale in tutta l’Unione ma non altre forme monetarie, come già fanno vari Paesi dell’Unione stessa, come la Germania, la Finlandia e il Belgio.”
“C’è il rischio – ha sottolineato l’economista – di commissariamenti di interi Paesi come è successo alla Grecia, in particolare per le cosiddette ristrutturazioni del debito pubblico, il quale finirebbe per riguardare tutta la platea dei creditori, senza riguardo per la specificità delle scadenze, anche quando il debito venisse considerato di difficile gestione e arbitrariamente dalle autorità europee.”
Galloni lancia l’allarme anche sulla “non punibilità dei gestori del MES”, facendo notare che le “cessioni di sovranità” di cui si parla anche in Costituzione, non riguardano la negazione della nostra civiltà giuridica, come invece sta accadendo creando soggetti “legibus soluti” che secondo l’economista farebbero tornare al regime precedente le cosiddette rivoluzioni borghesi del XVIII secolo e dintorni”.
Sul pericolo dei commissariamenti arbitrari insiti nella riforma del MES che la Lega “addebita” al governo Conte, è intervenuto in videoconferenza da Bruxelles anche l’europarlamentare Antonio Maria Rinaldi. “Mi piacerebbe essere lì con voi stasera, – ha detto l’esponente leghista – ma urge essere qui a Bruxelles, dove questi signori vorrebbero decidere segretamente del nostro destino.”
Geplaatst door Lega con Salvini Roma Nord – Sezione Ponte Milvio op Donderdag 21 november 2019
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