“A seguito di denuncia querela presentata dal partito animalista europeo avverso il sindaco di roma, la procura di Roma ha iscritto Virginia Raggi nel registro degli indagati con numero 187968/2016”. A diffondere la notizia attraverso una nota, il partito animalista europeo. Ma la procura smentisce, sottolineando che si tratta soltanto di un esposto da parte del partito ma “non c’è alcuna iscrizione nel registro degli indagati di Virginia Raggi”.
“Il reato contestato è omissioni d’atti d’ufficio – spiega il partito animalista europeo – ed eventuali altri reati che la procura ravviserà nel periodo delle indagini preliminari, per non avere dato corso al bando, già vinto ed assegnato con decorrenza 1 ottobre 2016, per la gestione dei canili comunali di roma e per avere mantenuto rapporti istituzionali con l’ex gestore privato avcpp, che da maggio 2016 occupa abusivamente le strutture comunali impedendo con la forza fisica l’insediamento degli affidatari vincitori del bando pubblico”.
“Di fatto l’amministrazione Raggi – proseguono – sta dando continuità ad uno stato contra legem accertato dall’autorità nazionale anticorruzione del magistrato Raffaele Cantone con la delibera numero 759/2016. Riscontriamo, inoltre- conclude il comunicato del pae- un evidente stato di maltrattamento degli animali detenuti in eccessivo sovrannumero”. (L’UNICO)
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