a cura di Andrea Furetto
<<La questione relativa all’indennizzo per i commercianti che hanno cessato l’attività negli anni 2017 e 2018 mi è stata posta subito dopo l’emanazione della Circolare dell’INPS n. 77 del 24 maggio scorso, che ha impartito le prime indicazioni ed alcuni chiarimenti in merito alla stabilizzazione del suddetto indennizzo.>> Lo ha detto il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, rispondendo ad una intervista al sito pensionipertutti.it
L’indennizzo ai commercianti era già inserito nella Legge 2017 del 1996, e fu poi interrotta nel 2016. In seguito fu la legge di stabilità 2019, (n. 145 del 2018), a decretare definitivo l’indennizzo a decorrere dal primo gennaio 2019 ma con la condizione penalizzante per tutti gli autonomi che, pur avendo versato per molti anni, avevano dovuto chiudere l’attività fra il 2017 e il 2018. Anni in cui l’indennizzo ai commercianti era rimasto sospeso.
<<Come primo passo – ha detto l’esponente leghista – ho interessato la Direzione Generale per le politiche previdenziali del Ministero del lavoro per un approfondimento della tematica finalizzato ad individuare una soluzione. All’esito di questa fase istruttoria saranno fatte tutte le valutazioni per fare in modo che le imprese commerciali costrette a cessare la propria attività non restino prive di tutela.>>
COS’E’ L’INDENNIZZO AI COMMERCIANTI
E’ una prestazione concessa agli autonomi (come appunto i commercianti) che cessano di lavorare senza poter andare in pensione per mancanza dei requisiti. L’indennizzo ai commercianti è finanziato con l’aliquota del contributo aggiuntivo dello 0,09% e viene concesso nei limiti delle risorse del Fondo istituito nell’ambito della Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali. (L’UNICO)
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