di Francesco Amato
È nato da pochi giorni e conta un centinaio di fondatori, tra imprenditori, liberi professionisti, funzionari, lavoratori dipendenti ed autonomi. Italia Libera è il nuovo movimento politico fondato dagli avvocati Antonio Maruotti e Daniele Ricciardi, Andrea Lucio Giulivi e il commercialista, revisore dei conti, Gianluca Toppi Proietti. L’Unico ha intervistato uno di loro, l’Avvocato Maruotti.
Avvocato, volete uscire dall’Euro. È possibile?
Per raggiungere traguardi importanti bisogna pensare in grande. Tuttavia siamo donne e uomini che hanno i piedi per terra e vivono il dramma di una classe politica incompetente ed inadeguata che ha gestito male gli ultimi trent’anni e non potrà traghettarci fuori dalla crisi sanitaria mondiale del Covid-19.
Avete un manifesto che vi classifica tra i numerosi movimenti sovranisti nati in Italia negli ultimi anni. In cosa vi differenziate?
Dire Liberi dall’Europa, da questa Unione Europea oppressiva come già intuiva De Gaspari nel 1951, non è soltanto uno slogan per raccogliere firme per una petizione on-line od un referendum per uscire dalla gabbia istituzionale e monetaria costruita negli anni ’90. Per noi è un punto programmatico fondamentale, per il quale stiamo preparando una proposta concreta e realistica. Insomma, non siamo un movimento di opinione ma una comunità di persone competenti e responsabili in grado di scrivere proposte o disegni di legge, per capirci. Il sovranismo oggi è stato sdoganato a differenza del populismo, ma anche Salvini e Meloni che oggi si piegano al sig. Draghi (dal 1984 artefice delle politiche economiche e monetarie europee), dimenticano che la sovranità è nella Carta Costituzionale.
E quindi la Costituzione per voi è già il programma?
Esatto. Intendiamo attuare la Costituzione repubblicana che già prevede, ad esempio, la nazionalizzazione delle imprese strategiche. Le faccio io una domanda: Autostrade per l’Italia è stata resa pubblica dal Movimento 5 Stelle?
A dire il vero le domande le fa il giornalista. Però la risposta è nota. Oltre al manifesto il Movimento sta crescendo a vista d’occhio per un principio sostanziale che definite #siamotuttifondatori. Ce lo spieghi.
Ogni gruppo politico è spesso radicato intorno ad un leader e l’ambizione personale supera quella della comunità. Italia Libera è nata senza spirito di competizione, nella consapevolezza che alla fine della crisi del Covid-19 saremo tutti chiamati a ricostruire questo paese, come fecero i nostri nonni insieme ai nipoti, gli operai con i datori di lavoro, insegnanti e studenti … Non siamo l’uno vale uno con i garanti che poi decidono un deludente capo politico ricordando la celebre frase del Marchese del Grillo. Siamo tutti fondatori perché alla fine dello stato di emergenza ci riuniremo per costituire formalmente il movimento, elaborando tutti insieme lo statuto, il programma e l’assetto organizzativo.
Quindi non ci sono ruoli definiti?
Tutt’altro. Abbiamo una grande capacità organizzativa che stiamo dimostrando a tutti coloro che seguono il gruppo Facebook ed il sito internet. Ci sono ruoli ma sono tutti pro tempore. Tutti a servizio della comunità disposti a fare un passo indietro qualora arrivino altri fondatori più adatti e competenti. Nei prossimi giorni costituiremo i coordinamenti regionali e la nostra struttura gerarchica si definirà. Soltanto alla convention che faremo presumibilmente in luglio l’assetto organizzativo diventerà definitivo, fermo che continueremo ad essere tutti fondatori.
La politica però non è solo organizzazione.
Ha ragione la politica è passione, desiderio di cambiare in meglio le cose per i propri cari. La passione non manca e, con questo spirito di apertura e condivisione, attendiamo di accogliere altre centinaia di Fondatori che portino idee e consenso per far crescere questo piccolo Movimento dalle grandi ambizioni. Siamo convinti che per la ricostruzione ci sia bisogno di tutti, senza di senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Anche per questo abbiamo già iniziato a dialogare con altri gruppi e movimenti con cui condividiamo i punti del nostro Manifesto. (L’UNICO)
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