“La Febbre Virale” è il titolo di un libro destinato a diventare appunto ‘virale’, per la semplicità con cui viene descritto il ruolo dei social network nella vita dei millennials di oggi, invitati ad avvalersi del web come strumento di comunicazione vincente, senza mai dimenticare l’importanza del contatto umano che non potrà mai essere sostituito da nessuna chat. L’autore è Riccardo Invernizzi, un giovane di 20 anni nato a Pavia e iscritto all’Università nella facoltà di Lettere Moderne. “La Febbre Virale parla della tendenza verso i social network – spiega il giovane scrittore – , contagiosa proprio come la febbre. La storia è costruita su una conversazione tra un ragazzo della mia età e suo nonno, in un confronto generazionale che parte proprio dal mondo dei social che il nonno vorrebbe comprendere e imparare, e lo fa attraverso il nipote che glielo insegna, ma viceversa accade che il ragazzo ascolti le esperienze di vita del nonno che da giovane era stato un Maresciallo dei carabinieri. Tutto questo confronto porta alla creazione di un rapporto sincero e profondo tra nonno e nipote che imparano a conoscersi davvero entrando l’uno nel mondo dell’altro“. Un espediente intelligente e delicato per rivolgersi ai giovani ma anche agli adulti, che spesso non riescono a comprendere fino in fondo le nuove generazioni, nate con il palmare in mano, veloci per natura, che forse non sapranno mai cosa significhi spedire una cartolina all’amico conosciuto in vacanza, ma non per questo devono essere visti come superficiali e aridi. “Il messaggio che mi piacerebbe trasmettere è l’importanza dell’equilibrio in tutte le cose – continua Riccardo -: il social Network è uno strumento di comunicazione utilissimo, ma non deve essere totalizzante perché i rapporti si costruiscono attraverso il contatto umano, il dialogo, lo scambio reciproco, proprio come avviene tra i due protagonisti della mia storia“.
Appassionato di scrittura, politica e sport, Riccardo è anche una giovane promessa di Forza Italia, di cui ha il coordinamento nella sezione giovani Vigevano Lomellina. Un giovane di questa generazione, pieno di impegni e con tanto da dire, uno di quei ragazzi la cui giornata dovrebbe essere di 25 ore per riuscire a incastrare tutte le attività, da quella di futuro giornalista (collabora infatti con un noto settimanale della sua zona, ed è prossimo a conseguire il tesserino di Pubblicista), all’università alla politica. L’idea del libro nasce proprio grazie alla sua incredibile voglia di comunicare, che negli anni l’ha spinto a formulare e poi tradurre in parole sul suo computer diversi pensieri legati proprio ai social network, pubblicando ogni tanto qualche riflessione su Facebook. “Ho sempre amato scrivere – conclude – , e tutte le volte che ne ho sentito l’esigenza non ho fatto altro che mettermi al computer e dare sfogo a ciò che avevo dentro, finché non ho deciso di dare corpo e anima a quei testi che prima tenevo solo per me“.
Lara Morano
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