Lorenzo Villa – attore emergente pugliese – dopo aver completato la formazione artistica tra Roma e Milano, nel 2017 ha iniziato a raccogliere i frutti del suo impegno. In primavera ha partecipato ad uno sketch comico “ai danni” dei cantanti Benji & Fede per il programma televisivo “Le Iene” e lo scorso mese ha vinto il concorso “Looking for Fashion Talents” diretto da Patricia Bermeo, aggiudicandosi così un posto in passerella alla prossima Fashion Week milanese. Last but not least, è arrivato anche il debutto cinematografico nel film “Ed è subito sera” – in uscita nel 2018 – per la regia di Claudio Insegno con un cast d’eccezione tra cui Franco Nero, Salvatore Cantalupo, Gaetano Amato, Paco De Rosa e Gianluca Di Gennaro.
Parlaci di quest’esperienza cinematografica
“Lavorare con Claudio Insegno è un onore, ancora devo realizzare che è un sogno diventato realtà. È un regista eccezionale, un genio ed ha un’energia pazzesca che affascina. Inoltre è una grande fortuna lavorare con attori come Franco Nero, Paco De Rosa e Gianluca Di Gennaro.”
Che storia racconta questo film?
“La sceneggiatura del film, tratta dal libro di Tonino Scala, narra l’uccisione nel 2004 di Dario Scherillo, vittima innocente della camorra per uno scambio di persona. Interpreto Pasquale Scherillo, il fratello maggiore di Dario. Per me è stato fondamentale incontrare il “vero” Pasquale, la mamma e il parente Salvatore Pettirossi: con loro ho trascorso del tempo, ho ascoltato la loro storia, quindi credo che sia giusto guardare il film per rivivere i ricordi di questa famiglia.”
Ultimamente stai collezionando esperienze a Teatro, in Tv, nel mondo della Moda e nel Cinema. Cosa ti appassiona di più?
“A Teatro sono più libero di esprimermi: gli spazi sono ampi, riesco scaricare energia perché c’è il pubblico, quindi so che non posso sbagliare ma ho anche il tempo per provare. Il Cinema mi affascina tantissimo perché è caratterizzato da una dimensione intima ed è un ambito ancora da esplorare. La Tv – quella fatta di umorismo – mi piace molto, mentre il mondo della Moda mi dà la carica. Ma io non sono un tipo che si accontenta: vorrei anche studiare canto per cimentarmi nel Musical.”
Pensi che il tuo aspetto fisico ti stia aiutando?
“La bellezza è soggettiva e di bei ragazzi è pieno il mondo, ma se sei inespressivo o incapace non puoi pretendere una grande carriera. È vero però anche il contrario: spesso chi è bello viene etichettato immediatamente come “incapace”, per cui alle volte può essere uno svantaggio.”
Dal 27 al 30 dicembre sarai in scena con uno spettacolo teatrale nel suggestivo scenario della Reggia di Caserta.
“Lo spettacolo si intitola “Le Acque della Reggia” di Roberta Ventrella per la regia di Annalisa Arbolino. Interpreterò Kantzau, un nobile della Danimarca del 1750. Lo spettacolo vuol far conoscere il capolavoro ingegneristico ed architettonico del XVIII secolo, ovvero l’Acquedotto Carolino progettato da Luigi Vanvitelli, ripercorrendo e drammatizzando il carteggio epistolare – tra il 1751 ed il 1760 – del Vanvitelli con il fratello. Visitai la Reggia quando ero un ragazzino e tornarci in veste d’attore mi fa un certo effetto.”
Quali sono le difficoltà principali per chi vuole lavorare a livello professionale nel mondo dello spettacolo?
“Le difficoltà sono tante e, sembra una frase fatta ma è vero, non ti regala niente nessuno. Devi continuamente investire su te stesso, credere in quello che fai con la consapevolezza che non ci sono certezze e che si possono avere “periodi morti”. Purtroppo si trovano anche dei colleghi invidiosi, che cercano in tutti i modi di ostacolarti, mentre dovremmo smetterla di metterci reciprocamente in difficoltà perché abbiamo grande bisogno di collaborazione.”
Dove trovi la grinta e lo sprint per fronteggiare le difficoltà?
“Nella voglia di vivere e cerco, adesso più che mai, di essere me stesso per trasmettere dei messaggi profondi alle persone. Credo fortemente nei miracoli, in tutto ciò che va al di là della nostra razionalità, e confido nella forza interiore che è capace di trasformare le debolezze in strumenti imprevedibili di salvezza e guarigione. Credo che soltanto facendo le cose con amore si possano ottenere dei buoni risultati e non mi lascio più condizionare negativamente dal prossimo: mi piace essere libero, presupposto fondamentale per conoscersi veramente.”
Raccontaci un aneddoto divertente della tua vita d’attore.
“Qualche tempo fa, durante un lavoro, mi è stato offerto un alloggio in un agriturismo piuttosto diroccato e la mia camera aveva lo scaldabagno rotto. Allora, dato che non riuscivo a farmi una doccia da quasi due giorni e nessuno era intenzionato a risolvermi il problema, ho dovuto fare come a “Le Iene”: sono andato dalla custode e mi sono spogliato davanti a lei per costringerla a farmi usare il suo bagno. Alla fine sono rimasto sotto l’acqua calda per mezz’ora – consumandogliela tutta – per godermi quegli attimi di meritato relax. Forse la grinta e lo sprint per fronteggiare le difficoltà emergono anche dalla mia assoluta follia: a volte sono proprio matto!”
Nadia Maraffi
Facebook Comments