Maggioranza in crisi, Conte in panne su verifica

Italia Viva pretende Recovey fund e Mes, 5 Stelle vuole ecobonus e riduzione delle tasse, Pd è preoccupato per il bilancio: Conte è messo all'angolo dalla maggioranza e potrebbe chiedere una pausa nella verifica

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Il governo è alle prese in questi giorni con la verifica di maggioranza. Giuseppe Conte sta incontrando i rappresentanti delle diverse forze politiche per capire se e come il governo giallorosso dovrà andare avanti. Conte ha già incontrato le delegazioni di Movimento 5 Stelle, PD e Liberi Uguali. Manca all’appello Italia Viva di Renzi, che ha annunciato il rinvio dell’appuntamento a causa di un impegno in Europa del ministro Bellanova.

Proprio Renzi rimane l’osservato speciale: una sua mossa “imprevista” potrebbe far saltare tutto e lasciare il governo in panne. Tra l’altro, in coincidenza con l’elezione di Joe Biden negli Stati Uniti, il leader di Italia Viva ha condiviso una foto sui social insieme al neoeletto Presidente. “Come a dire: in Italia mi sottovalutate, ma io ho amici potenti“, secondo il vicesegretario leghista Giancarlo Giorgetti.

matteo renzi
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi

L’aria però è tesa in tutte le forze di maggioranza e l’avvocato degli italiani è messo all’angolo dalle prerogative, spesso molto diverse, dei quattro partiti. Tanto che, secondo alcune indiscrezioni, Conte potrebbe chiedere una pausa nella verifica di governo e lasciare che la situazione decanti da sola. Tenendo, però, sempre sott’occhio il 28 dicembre, quando l’ex sindaco di Firenze potrebbe decidere di prendere la parola in Senato e porre la parola fine all’esperienza di governo. Secondo i  beneinformati è un’ipotesi molto improbabile, ma non si sa mai.

Da Italia Viva contestano a Conte di aver assunto pieni poteri. “Non può più essere un uomo solo, non può essere solo il Presidente del Consiglio a decidere“, filtra dai renziani. Che pretendono anche di essere ascoltati su Recovery fund e Mes. In particolare, Renzi chiede anche che vengano spesi i fondi per irrobustire la sanità. “Questi 36 miliardi sono bloccati con un no ideologico dei Cinque stelle e di Conte: a me sembra una follia“, spiega al TG5.

Dall’altro lato, Vito Crimi e Luigi Di Maio intendono spingere sul mantenimento dell’ecobonus e sulla riduzione delle tasse. Scelta che, però, preoccupa il Partito Democratico. “Significano 9 miliardi, non ci sono i soldi. Lo capiscono? Parlano di rafforzare il governo e poi innescano delle bombe come questa“, dice un esponente dem a ItaliaOggi, spiegando che alla Camera il bilancio è bloccato per questi “capricci” del Movimento. “Zingaretti ha chiesto a tutti di fare un passo in avanti. Se la risposta di Di Maio e Crimi è questa, tutta identitaria, allora ci piacerebbe capire a che gioco giocano i 5 Stelle – aggiunge -. Ma forse sono proprio loro che voglio far cadere Conte, altro che Renzi…“.

Insomma, la tensione è piuttosto alta in quel di Palazzo Chigi. L’incontro con Renzi, che dovrebbe avvenire tra oggi e domani, al ritorno del ministro per le Politiche agricole dal Consiglio europeo sulla questione dei semafori, sancirà la tenuta del governo giallorosso. E allora, forse, il governo potrà finalmente dare una risposta, definitiva, sulle misure per il Natale, che intanto si avvicina sempre di più.

Francesco Amato

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