“A sessanta giorni dal primo dicembre dello scorso anno ancora non abbiamo ancora avuto risposta circa l’accesso agli atti presentato all’indomani del focolaio, con vittime, avvenuto presso la Casa Alloggio di Magliano Sabina, focolaio tenuto nascosto dall’amministrazione di Magliano, nel quale emerse inequivocabilmente, attraverso messaggi contenuti nella chat degli operatori socio sanitari della Casa Alloggio, l’assenza di adeguati dispositivi anti-Covid all’interno della struttura come previsto dalle linee guida dell’OMS e del Servizio sanitario nazionale.”
E’ quanto dichiara Riccardo Corsetto, capogruppo Lega Salvini al consiglio comunale di Magliano Sabina.
“Il primo dicembre abbiamo richiesto alcuni documenti, come previsto dalla normativa sulla trasparenza, documenti utili a comprendere meglio cosa è avvenuto e cosa non doveva avvenire in Casa Alloggio – prosegue Corsetto.

Tra i documenti che l’amministrazione Comunale non ci ha ancora messo a disposizione ci sono la Convenzione di appalto tra Comune di Magliano Sabina e il Consorzio Intesa/Cooperativa Sostegno che ha gestito la Casa Alloggio fino al 2020; il Verbale del NAS dei Carabinieri di Viterbo effettuato presso Casa Alloggio di Magliano Sabina dal quale sono emerse irregolarità, mai comunicate dal sindaco alla cittadinanza e alla relativa commissione consiliare; la Documentazione relativa al personale infermieristico (non OSS) e personale medico operante presso Casa Alloggio, in particolare, CV, contratti d’ingaggio e relative certificazioni formative Covid come previsto dai protocolli emergenziali; il Piano AntiCovid recante l’indicazione delle stanze adibite a quarantena come previsto dalla normativa emergenziale prodotta dal Consorzio gestore; il Curriculum vitae del “Referente” (o referenti) per la prevenzione delle ICA (Infezioni correlate all’assistenza) e Covid-19 e attestati di formazione specifica come previsto dai protocolli ISS; i Verbali di notifica dei tamponi effettuati presso Casa Alloggio per la rilevazione del Covid19 risultati positivi e notificati all’amministrazione politica e tecnica del Comune di Magliano nella persona del Sindaco, in riferimento a residenti, operatori, visitatori, e fornitori, nel periodo che intercorre tra l’inizio dello stato di emergenza in Italia al primo dicembre 2020; Relazione sui dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) utilizzati durante la seconda ondata Covid nella quale sono morti gli ospiti della casa alloggio.”
In un comune piccolo come quello di Magliano Sabina – conclude Corsetto – dovrebbe essere facile reperire questi documenti, che dovrebbero per altro essere già nella disponibilità del sindaco, del segretario comunale, e dell’assessore competente, visto il delicato momento che stiamo vivendo a causa della pandemia, ma dopo due mesi l’opposizione consiliare non è stata ancora in grado di poter accedere a questi atti. Abbiamo fiducia che non dovremo rivolgerci al prefetto per veder garantito un diritto fondamentale di democrazia, trasparenza e buona amministrazione.” (L’UNICO)
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