Dopo la scoperta di non conformità di alcuni lotti di mascherine FCA, Striscia la notizia ha trovato milioni di mascherine già finanziate ma ferme nei magazzini perché FCA ha saturato il mercato. Scarsa qualità dei dispositivi di sicurezza distribuiti nelle scuole. Bambini e ragazzi che lamentano in più di un’occasione cattivo odore proveniente dalle mascherine e in alcuni casi ci sono stati anche dei malesseri. Questo non può essere un indicatore valido per valutare l’efficacia delle mascherine ma partendo da quanto rivelato dal programma satirico di Canale5, si è scoperto che le mascherine del governo, distribuite con tanto di logo della presidenza del Consiglio non sono regolari e conformi.
Il giornalista di Striscia Moreno Morello – secondo quanto riporta Francesca Galici su ilGiornale.it “ha raccolto la testimonianza di diversi produttori che diversi mesi fa sono stati finanziati dallo Stato per produrre mascherine destinate alla distribuzione da parte delle istituzioni. Comprensibile il loro disappunto nel scoprire che alcuni lotti di mascherine prodotte da FCA negli stabilimenti di Torino Mirafiori, su commissione di Domenico Aruri, non siano conformi alle indicazioni che, invece, sono state loro imposto.”

“Addirittura nei loro magazzini giacciono interi pallet invenduti di dispositivi di sicurezza perché la produzione FCA soddisfa interamente il fabbisogno nazionale. Uno dei piccoli imprenditori “assoldati” dallo Stato per la produzione di mascherine anche grazie al finanziamento al 75% a fondo perduto di Invitalia, ha mostrato nei suoi magazzini le materie prime per la produzione di 3 milioni e mezzo di mascherine a norma che non verranno mai prodotte. Ma c’è anche chi è meno fortunato e non ha nemmeno ottenuto i finanziamenti Invitalia.” imprenditori che hanno investito un milione e mezzo di euro per commesse poi bloccate dallo Stato, nonostante producessero mascherine certificata.
Striscia la Notizia ha smascherato inoltre che i lotti di mascherine bloccati hanno una capacità di filtrazione dal 67 al 77%, per cui ben al di sotto del 95% previsto dalla Legge.
Pure il coefficiente di respirabilità è anomalo: con un valore di 52,6/cm2, dato che per legge deve essere inferiore a 40 Pa/cm2. Dubbi gravi anche sul comportamento dell’Istituto Superiore di Sanità: L’ente non effettua test sulle mascherine ma si fida dei documenti della ditta produttrice. Come chiedere all’oste se il vino è buono.”
GUARDA IL SERVIZIO DI MORENO MORELLO DI STRISCIA https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/mascherine-prodotte-da-fca-le-proteste-degli-imprenditori_70753.shtml
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