Migranti. Dopo la Francia, è polemica anche con la Germania, che sospende la missione Sophia

Dopo la Francia, anche la Germania si scontra col governo italiano. I porti chiusi e la politica dura sull'accoglienza hanno portato il governo tedesco a sospendere la partecipazione alla missione Sophia. Salvini: "Aveva il mandato di far sbarcare in Italia tutti gli immigrati. Se qualcuno si fa da parte, per noi non è un problema".

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Poco tempo fa raccontavamo dell’intenzione di Salvini di sospendere l’operazione Sophia se non ci fosse stata una convergenza con la linea italiana. E ieri la stessa missione targata UE è tornata alla ribalta, a seguito della decisione della Germania di interrompere la sua partecipazione alla missione nata con lo scopo di contrastare i trafficanti di migranti. Il motivo: la politica dei porti chiusi e la linea troppo dura dell’Italia sull’accoglienza dei migranti. A febbraio, dunque, la “Augusta” si ritirerà ma nessun’altra nave tedesca sarà fatta salpare verso le coste libiche a sostegno del team europeo antitrafficanti. Dopo la polemica con la Francia di Emmanuel Macron, accusato pochi giorni fa di neocolonialismo dal Movimento 5 Stelle, arriva uno strappo anche con l’altra potenza europea, la Germania appunto.

Sul “neocolonialismo francese”, accusa lanciata da Alessandro Di Battista ospite di Fazio a “Che tempo che fa” e rilanciata dai massimi esponenti del Movimento, si è espresso anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che del contrasto all’immigrazione clandestina ha fatto da sempre la sua bandiera. Nel corso della trasmissione “Mattina 5”, il vicepremier ha  accusato la Francia di essere una delle tante cause del “problema dei migranti”, poiché fa parte di chi “in Africa sottrae ricchezza a quei popoli e a quel continente”. Per Salvini, inoltre, Parigi “ha interessi opposti a quelli italiani”, in particolare riguardo alla contesa in Libia per sfruttare il petrolio e le enormi risorse energetiche. E tra l’altro il vicepremier afferma di rifiutarsi di prendere “lezioni di umanità” da Macron, che “ha respinto migliaia di migranti, comprese donne e bambini, alla frontiera”, rivendicando con orgoglio di governare un paese “accogliente e solidale e che è patria del volontariato”. In questo acceso scontro con la francia, sia il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, hanno fatto da mediatori. Ridimensionando gli scontri a “discussione politica” e retorica elettorale, visto l’approssimarsi delle elezioni europee, e affermando che “è giusto che l’UE si interroghi sul suo passato in Africa, per ridefinire i rapporti con i suoi Stati” in vista delle nuove sfide, come l’immigrazione.

Dopo la Francia, quindi, anche la Germania. Un’uscita che arriva inattesa, ma che per Matteo Salvini, da sempre critico riguardo all’operazione, diventa quasi un assist. “La missione Sophia aveva come mandato di far sbarcare tutti gli immigrati solo in Italia e così ha fatto, con 50.000 arrivi nel nostro Paese”, ha, infatti, ricordato il vicepremier su Facebook. Motivo per cui, “se qualcuno si fa da parte, per noi non è certo un problema”. C’erano stati alcuni tentativi in Europa di cambiare le regole dell’operazione, ma sempre erano andate a vuoto. Ora la missione, che doveva scadere lo scorso 31 dicembre, teneva in vita grazie ad una proroga tecnica di tre mesi. Ma, dopo l’uscita tedesca, le cose potrebbero radicalmente cambiare. (L’UNICO)

Francesco Amato

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