Si è svolto ieri a Palazzo Chigi il vertice tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sul tema dei migranti. La riunione è stata convocata dopo la discussa ordinanza del governatore siciliano, poi impugnata dal Tar, che imponeva la chiusura degli hotspot e i centri di accoglienza per i migranti in Sicilia. “Ne abbiamo 42, il 90% è fuori legge“, spiega Musumeci, che rimane fermo sulla sua posizione: bisogna che siano adeguati alle necessarie norme di sicurezza, anche in vista dell’epidemia in corso.
“Rimane a parole la volontà da parte del governo di affrontare questo grande problema dei migranti – dice il governatore, che ha partecipato all’incontro romano insieme al Sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, e all’Assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza -. Se il governo lo farà lo vedremo nei prossimi giorni. Noi non indietreggiamo di un solo centimetro“. Ora il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha assicurato che entro qualche giorno saranno avviati i cantieri all’hotspot di Lampedusa, per cui arriveranno tre navi per l’accoglienza degli attuali ospiti. Se sarà davvero così, per Musumeci si sarà “aperta una breccia in un muro che sembrava di cemento armato“.
“Rimangono differenze di vedute con il governo – ha detto Musumeci al termine del vertice – ma le nostre richieste sono ferme. Gli hotspot vanno svuotati, e ci è stato assicurato che nei prossimi giorni si comincerà da Lampedusa, e va impedito lo sbarco delle navi Ong nei porti siciliani e italiani“. Su Lampedusa, in particolare, il governo “non ha ritenuto necessario lo stato di emergenza richiesto dal Comune, ma ha assicurato delle misure di sostegno economiche – ha precisato -. Se non arriveranno o saranno acqua fresca lo vedremo fra qualche giorno“.
Il governo ha assicurato, inoltre, una collaborazione con il governo tunisino per scongiurare nuove partenze. “Confidiamo di rafforzare il programma dei rimpatri utilizzando anche sistemi più flessibili, inclusi trasporti marittimi – ha detto Conte -. Abbiamo coinvolto la Commissione europea, e i ministri Di Maio e Lamorgese sono stati in Tunisia con i Commissari europei Johansson e Várhelyi proprio per impostare soluzioni europee“.
Del resto, “la Sicilia si prende carico dei migranti che arrivano con i barchini e i barconi, ed è già un grande risultato“. Il governatore rivendica, quindi, di aver portato al centro dell’attenzione “un interminabile calvario che i siciliani hanno sopportato con grande serenità e pazienza, ma che ora vogliono condividere con gli altri Paesi Europei. Se l’Europa c’è, dia un segnale concreto – conclude Musumeci -. Noi siamo arrivati ai limiti“.
Francesco Amato
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