“La maggioranza aveva deciso di abbandonare la periferia del Municipio IX mettendo nero su bianco che i cittadini, nelle strade private aperte a pubblico transito, avrebbero dovuto sistemare anche le buche a proprie spese. E’ capitato persino che un autobus è stato tirato fuori da una voragine da un carroattrezzi e che la linea 703 ha dovuto subire cambiamenti di percorso”. E’ quanto dichiara in una nota Massimiliano De Juliis Vice Presidente della Commissione Mobilita e Periferie al Municipio Roma IX Eur.
“Per questo – spiega De Juliis – avevamo detto, da subito, che la decisione era profondamente sbagliata e che il Municipio non si poteva rendere responsabile di interruzione di pubblico servizio. La giurisprudenza aveva già messo in evidenza che, ovunque, i Comuni erano stati obbligati a risarcire i cittadini che avevano subito danni su strade private aperte a pubblico transito purchè si verificassero alcune condizioni”.
“Tra queste – continua il Vice-Presidente – abbiamo il passaggio esercitato da una collettività di persone qualificate dall’appartenenza ad un gruppo territoriale; la concreta idoneità del bene a soddisfare esigenze di carattere generale, anche per il collegamento con la pubblica via; un titolo valido a sorreggere l’affermazione del diritto di uso pubblico, che può anche identificarsi nella protrazione dell’uso da tempo immemorabile”.
“Per questo, e per evitare cause e richieste di rimborsi all’amministrazione, – afferma De Juliis -abbiamo presentato un documento con il preciso mandato di intervenire subito sulle buche nelle strade private aperte a pubblico transito dove passano i mezzi pubblici e programmare gli interventi su tutte le altre”.
“Va detto che, anche se in un Consiglio Municipale concitato, la maggioranza ha compreso le legittime richieste di Fratelli d’Italia e dei Cittadini arrivando alla votazione in maniera unanime, e per questo li ringraziamo. Ora – conclude De Juliis – attendiamo un sollecito intervento e siamo contenti che, almeno questa volta, le periferie possono tirare un sospiro di sollievo!” (L’UNICO)
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