Chiusura del reparto pediatrico del San Raffaele Pisana: i genitori occupano

Centinaia di bambini e famiglie lasciate nella più totale incertezza. Niente più ricoveri né day hospital

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A seguito delle mancate risposte da parte della Regione i genitori hanno dato il via all’occupazione. A partire dal 1 Dicembre la regione ha ufficialmente disposto la chiusura del reparto d’eccellenza del San Raffaele Pisana, lasciando in strada tantissimi bambini, privandoli di un reparto specialistico.

Rimangono ancora ricoverati i bambini per i cicli curativi già avviati ma non si accetteranno più prenotazioni. Niente più day hospital né ricoveri. Uno dei fiori all’occhiello della sanità laziale, da ieri non esiste più.

La Regione Lazio avrebbe preso questa decisione per mancanze di politiche-burocratiche della stessa, in riferimento a una delibera del 2012 per la qualificazione delle prestazioni sanitarie riguardanti la mancanza di scala per la fascia di età 0-18 (indice di Barthel). Non sussisterebbero i criteri ufficiali per individuare la disabilità in età evolutiva.

Si è giunti a questo punto – afferma il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute, Antonello Aurigemma – anche in tale occasione, per l’inadeguatezza gestionale del presidente Zingaretti, visto che da mesi i genitori hanno scritto e chiesto risposte, che dalla Regione non sono mai arrivate. Per di più il Lazio è l’unica regione a non essersi adeguata al protocollo Stato Regioni sulla disabilità. Le rassicurazioni di facciata e le tante parole dell’attuale amministrazione, anche stavolta non hanno portato a nulla, anzi si rischia di svilire un altro fiore all’occhiello della nostra sanità. Ora – conclude– chiediamo a Zingaretti rispetto ed educazione per le famiglie che si trovano sotto i suoi uffici e magari, se proprio deve prendere impegni, questa volta cerchi di rispettarli ed eviti ulteriori prese in giro e perdite di tempo”.

I genitori, riunitisi in un Comitato di protesta “Comitato genitori IRCCS San Raffaele Pisana, non mollano: “Resteremo qui dentro finché non avremo risposte”. Parole di sfogo della Sig.ra Maria Gemma di Trocchio, mamma di un bambino affetto da autismo. Insieme a lei decine di genitori si sono riuniti in un comitato di protesta, raccogliendo centinaia di firme, allegate a una lettera inviata al presidente Zingaretti, al premier Renzi, alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, alla Consulta regionale dell’Handicap e non per ultimo, a Papa Francesco.

La lettera esprime tutta l’ira e l’indignazione di questi genitori, preoccupati per la salute dei loro figli. Sono ostinati a ottenere attenzione ma, soprattutto, soluzioni e risposte concrete a un problema così importante, che sta incombendo per “mancanza di volontà politica e di coraggio burocratico” – dichiarano.

A raccogliere gli appelli delle famiglie coinvolte il consigliere di opposizione, Fabrizio Santori (FdI): “Ho richiesto con urgenza la convocazione di una Commissione – dichiara Santori -. In audizione ci saranno i dirigenti degli uffici specifici che si occupano della materia. Parliamo di un centro d’eccellenza, un punto di riferimento per migliaia di bambini da tutta Italia. Affronteremo al più presto una questione molto delicata e complessa, parliamo di un servizio essenziale e la cui chiusura penalizzerebbe numerosi utenti e le loro famiglie, che sono comprensibilmente preoccupate. E’ necessario affrontare nelle opportune sedi questa situazione, perché bisogna fare il possibile per assicurare che la struttura possa continuare a erogare prestazioni specialistiche in regime ordinario e in day hospital. Non possiamo perdere un fiore all’occhiello della nostra sanità.”

La raccolta delle firme avviene anche grazie all’opposita pagina Facebook “I ragazzi del San Raffaele” e i suoi 10mila iscritti. Ad oggi trentuno mila firme contro la chiusura e sempre più famiglie pronte a tutto pur di assicurare una vita migliore ai propri figli.

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