“Il grande tesoro di Roma”. Così Piero Angela, il noto divulgatore scientifico, definisce i Fori imperiali di Roma. ”Riuniscono, con il Colosseo e gli altri monumenti, non solo la storia della città, ma dell’umanità intera. Tutto quello che si può fare per valorizzare quest’area è una cosa che va a vantaggio dell’intera Roma, non solo della cultura”. Domenica, in occasione del Capodanno, i fori sono stati aperti gratuitamente ed oltre 42mila romani e turisti hanno visitato la stupenda area archeologica. Ancor più bello perché sono stati aperti quegli squallidi cancelli che dividono la parte di competenza statale da quella di competenza capitolina.
“Ci fu perfino l’apertura del Foro di Cesare con una passerella – dice Angela parlando degli spettacoli di ricostruzione virtuale dei Fori di Cesare e di Augusto realizzati insieme a Paco Lanciano – e quindi questo ha permesso a tutti, anche ai portatori di handicap, con l’aiuto di un ascensore, di camminare realmente dentro l’antica Roma. Non solo di ammirare come spettatori, ma di essere protagonisti di un viaggio all’interno del Foro. E 180 mila spettatori paganti sono stati il risultato di tutta l’operazione”. “In occasione del nostro allestimento del Foro di Cesare – dice Angela interrogato sulla possibilità di demolire via dei Fori Imperiali e ricongiungere tutta l’area archeologica – fu anche riattivato un passaggio sotterraneo che passa sotto il grande viale e attraversa i resti del quartiere demolito durante il Ventennio. Non so se scavando si troverebbero ancora resti della Roma imperiale, ma a me piacerebbe molto l’idea di ritrovare la continuità dei Fori. Eliminando la strada e tutti i cancelli. E tornando a quel livello se ne avrebbe un’idea completa, si avrebbe la meravigliosa sensazione di essere veramente nei luoghi maestosi dell’antica Roma, di calpestare il suolo che calpestavano gli antichi romani. L’emozione sarebbe più forte”.
Lavorando alla ricostruzione dei Fori, l’ha colpito “il fatto che erano un luogo di vita molto attivo, con negozi, uffici, banche, scuole. C’erano i tribunali, gente che andava a sentire le udienze, anche i falsi testimoni in attesa, o a cercare di avere notizie. Se fossero aperti completamente potrebbero tornare vivi come allora”.
“Io ho abitato nove anni a Parigi e lì la rete fittissima della metropolitana ha risolto ogni problema e ha migliorato la circolazione dei bus – commenta infine la scelta di Virginia Raggi di non far giungere la metro C fino a piazza Venezia, soluzione che avrebbe consentito la chiusura al traffico di via dei Fori –. Roma ha problemi antichi che si trascinano, ma credo che ci sia anche una grande mancanza di senso civico. È inutile prendersela con chi amministra la città sporca e non con chi la sporca. Ho abitato anche a Bruxelles e lì ogni negoziante deve tenere pulito il tratto di strada davanti con acqua e sapone tutti i giorni”. (L’UNICO)
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