Ponte Milvio, residenti evacuati fondano comitato

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Via Farnesina, Palazzina crollata

Gli abitanti delle palazzine coinvolte dal crollo in via della Farnesina si sono costituiti in comitato, per rappresentare nelle prossime settimane le loro ragioni. È quanto è emerso al termine di una riunione che i condomini delle palazzina al civico 5 della via, quella dove è avvenuto il crollo, e le altre due che la affiancano, ai civici 3 e 7, hanno tenuto in una sala parrocchiale della chiesa Santa Madre di Dio, proprio di fronte all’edificio semicrollato.
I residenti, spiegano i loro portavoce, hanno intenzione di nominare un avvocato unico, così da essere più efficaci nei rapporti con i diversi attori di questa vicenda.

CORSETTO (CASA DEL CITTADINO): “ZONA NON NUOVA A FENOMENI IDROGEOLOGICI”

Casa del Cittadino Ponte Milvio, è vicina ai cittadini evacuati di via della Farnesina che questa notte hanno dovuto abbandonare i propri appartamenti a causa del crollo di una palazzina.”

E’ quanto dichiara Riccardo Corsetto, portavoce della Casa del Cittadino Ponte Milvio ed esponente territoriale ‘Fratelli d’Italia’.

“Tra gli evacuati – prosegue – ci sono alcuni nostri associati, i quali sanno bene da generazioni che l’intera zona di Ponte Milvio, storicamente interessata da inondazioni importanti del Tevere, poggia su falde acquifere di un certo rilievo e che potrebbero essere state concausa del cedimento.

 

Tale condizione idrogeologica, è del resto storicamente nota, ed è la stessa che qualche anno fa, in via Riano, durante gli scavi per la costruzione del nuovo mercato e del centro commerciale, concorse al cedimento di diversi immobili, rendendoli inagibili.

Stessa condizione idrogeologica, determinò nel 2013 l’allagamento del piano garage di un noto complesso residenziale sulla via Flaminia, per l’innalzamento del livello del Tevere, e  il malfunzionamento delle pompe idrovore istallate.”
“Chiediamo al sindaco e alla giunta del Municipio – conclude Corsetto – di attivarsi per una perizia idrogeologica minuziosa, già richiesta a gran voce alle passate amministrazioni, che possa far dormire più tranquilli i residenti della zona, le cui case, spesso risalenti ai primi anni ’50, non hanno conosciuto negli anni opportuni adeguamenti statici.
Dissesto idrogeologico e assenza di adeguamento strutturale, potrebbero essere, le concause di quanto avvenuto in passato e questa notte. L’episodio – per fortuna senza conseguenze per la salute delle persone – deve però portare ad un’analisi più attenta del territorio.

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