Atac, premi di produzione: 2 milioni per i dirigenti

Premi di produzione e arretrati: 2 milioni in arrivo per i dipendenti di Atac in base all'accordo firmato tra l'amministratore Fantasia e i sindacati. Si premia il "contributo straordinario da parte del management in un momento di estrema criticità finanziaria per l’azienda”

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Buone notizie per i dirigenti di Atac. Dopo le feste, infatti, hanno trovato nella loro busta paga l’adeguamento del contratto con il  riconoscimento dei premi di produzione per il 2017 e il 2018, e il versamento anche di quelli bloccati dal 2012 al 2016. Buon per loro, se l’azienda non avesse vissuto in quegli anni gli scandali di Parentopoli e della bigliettazione parallela. E’ quanto emerge da un’inchiesta pubblicata su Repubblica.
Guadagni meritati se proprio gli stessi manager non avessero fatto la loro parte per aprire un buco di 1,3 miliardi nei conti correnti della partecipata per i trasporti.

Lo scorso 12 dicembre, l’amministratore unico Manuel Fantasia, in un incontro con Federmanager Roma e alcuni sindacati dei dirigenti, ha firmato un verbale d’accordo che riconosce, per il “contributo straordinario da parte del management” in un momento di “estrema criticità finanziaria per l’azienda”, riconosce ai dirigenti un nuovo “impianto di retribuzione incentivante per lo sviluppo delle professionalità manageriali anche nell’attuale contesto di crisi”. Nel documento vi è anche un colpo alla stampa, che da anni registra l’insoddisfazione dei pendolari nei riguardi dell’azienda dei trasporti: “A fronte di una rappresentazione interna ed esterna dell’azienda fortemente negativa, ancorché immotivata, va viceversa recuperata e ricondotta su basi oggettive una corretta immagine di Atac”. Proprio in questo sta il “peso decisivo del contributo professionale del management, che deve essere caratterizzato da standard sempre più elevati e con la valorizzazione delle eccellenze”. Da questo deriva la nuova retribuzione.

L’accordo definisce dettagliatamente gli impegni di Atac, che si riserva di adeguare gli stipendi dei vertici a quanto è previsto dal contratto nazionale, pagando anche gli arretrati laddove ci fosse stata una mancanza nel passato. Fantasia si sofferma anche sugli obiettivi di risultato. Nel 2017, dopo 5 anni di stop, i premi di produzione saranno puntualmente versati entro aprile e, nel 2018, entro febbraio. Ma l’accordo garantisce anche i premi di produzione del quinquennio 2012-2016, che corrispondono, secondo i calcoli dei sindacati, a quasi 2 milioni di euro. Un importo che “verrà corrisposto a ciascun dirigente entro e non oltre il 31 marzo”.

Adesso manca soltanto la controfirma dei dirigenti, che entro il 15 febbraio dovranno apporre due firme d’oro: una per l’adeguamento del contratto base e l’altra per i vecchi premi di produzione. Si attenderanno i risultati che dovrebbero, secondo Fantasia, scaturire naturalmente dall’accordo. Si punta ad “Invertire la tendenza al progressivo declino dell’impresa e recuperare le ragioni fondamentali della propria missione, incentrata sulla soddisfazione della clientela”. Di quegli stessi pendolari che, al momento, dovranno accontentarsi di vedere pagati di più i dirigenti, pur continuando a viaggiare con gli autobus in ritardo. (L’UNICO)

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