Quando capiremo che siamo un grande popolo?

Basyouni: "Basta seguire il sistema, dare visibilità ai vostri politici prediletti. Siamo noi il sistema, possiamo manipolarlo invece che subirlo! Se vogliano cambiarlo dobbiamo innanzitutto cambiare noi". 

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di Karim Basyouni

karim basyouni
Karim Basyouni, professore di management e finanza

Sono passati vent’anni dall’inizio del peggior attacco, in quanto silente e velato, che il nostro paese abbia mai subito.
Ci hanno rubato la sovranità monetaria.
Ci stanno togliendo pezzo dopo pezzo la nostra sovranità nazionale.
Controllano tutti i politici, dalla destra alla sinistra perché i partiti hanno solo finanziamenti privati, ergo rispondono agli interessi di chi finanzia.

Hanno distrutto tutti i nostri diritti sociali. Deregolamentato il mercato del lavoro trasformandolo da sicuro a precario.
Hanno distrutto la nostra sanità, il nostro ceto medio e la classe operaia che, nonostante fosse l’ultima nella scala sociale, poteva comunque guadagnarsi una casa, avere una famiglia ed una vita dignitosa.
Ci dicono che a 70 anni siamo abbastanza giovani per continuare a lavorare ma abbastanza vecchi per non dover essere curati e lasciati morire.
Ci hanno messo governi tecnici, ora lanciano “task force” non elette, in cui spiccano membri del club bielderberg che, in video interviste, esaltano la grandezza e la giustezza dell’Europa unita alla capacità di aver saputo  “gestire” la Grecia così come altre varie crisi.

Viviamo in una repubblica di stato sovrano o in una dittatura finanziaria che ordina ai parlamenti delle nazioni cosa bisogna fare?
Perché dobbiamo permette ad una task force non eletta da nessuno di prendere decisioni cruciali sul nostro futuro?
Ancora una volta i nostri politici ci hanno tradito mettendo uomini chiave dei poteri forti dove non dovrebbero stare. Abbiamo un parlamento. Se non sono in grado di gestire una ripresa si facciano semplicemente da parte.
Ci hanno attaccato in tutti i modi ma non sono ancora riusciti a distruggerci e conquistarci.
Riusciamo sempre a re-inventarci ed a resistere.

Sapete perché?
Perché siamo un grande popolo!
Siamo in guerra con persone senza scrupoli ma, purtroppo, estremamente intelligenti, con ambizioni di dominio mondiale.
Hanno perfettamente capito che le guerre e le violazioni delle libertà non hanno portato altro che a ribellioni in passato.
Hanno deciso quindi di cambiare strategia. Farci rinunciare alle nostre libertà in nome della sicurezza o dei loro mantra neoliberisti.
Come possiamo fare in modo che i politici capiscano che la gente non ne può più di loro?
Smettete di seguirli, mettete zero like ad ogni discorso che fanno, come ha consigliato Alberto Ferrarini nella nostra diretta.

Basta con questo politicamente corretto ed eticamente corrotto. Basta compromessi.
Basta seguire il sistema, dare visibilità ai vostri politici prediletti.
Siamo noi il sistema, possiamo manipolarlo invece che subirlo!
Se vogliano cambiarlo dobbiamo innanzitutto cambiare noi.
Quando capiranno che la gente ha smesso di ascoltarli, dovranno per forza dar retta a quello che è di tendenza e, guidati dall’amore per la poltrona, allora e solo allora accoglieranno la volontà popolare, ovvero ciò di cui la gente dibatte.
Dovranno per forza seguire ciò che è di tendenza, tengono troppo al loro posto.
Contiamo su di voi.
Conduciamo una ribellione intelligente e non violenta dalle nostre case. Perché al momento non possiamo fare altro. Abbiamo dato finora dimostrazione di estrema civiltà e rispetto delle regole appunto perché siamo un gran popolo.

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