Provocazione alla maggioranza da parte del presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. L’onorevole avverte il Governo che, se non farà un passo indietro rispetto al reddito di cittadinanza, chiederà un referendum abrogativo. Con questa dichiarazione, la Meloni colpisce due volte dal momento che in aula alla Camera in questi giorni si sta dibattendo in merito alla riforma Costituzionale che vuole l’introduzione del referendum propositivo volto a incoraggiare la democrazia diretta, una scelta che la minoranza di centrodestra non condivide poiché depaupera il Parlamento democraticamente eletto.
«Il reddito di cittadinanza non risolve il problema della povertà e non aiuta a trovare un posto di lavoro: noi pensiamo che l’Italia abbia bisogno del lavoro di cittadinanza, ovvero di mettere chi è in una condizione di povertà nella possibilità di crescere, migliorare e avere un proprio reddito – dichiara l’onorevole Meloni – Lo Stato si deve occupare, invece, sul piano dell’assistenza di quelli che non sono nella condizione di lavorare: minori, disabili e anziani. Da un primo sguardo, le categorie privilegiate nell’accesso al reddito di cittadinanza saranno nomadi, immigrati, lavoratori e parcheggiatori abusivi: queste non sono le fasce deboli della società alle quali invece guarda Fratelli d’Italia. In Parlamento lavoreremo per modificare questo provvedimento. E se non dovessimo farcela e quando usciranno le graduatorie scopriremo che sono piene di nomadi, immigrati e parcheggiatori abusivi, allora raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo del reddito di cittadinanza».
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