La Questura di Roma ha sgomberato una villa confiscata a Giuseppe Casamonica e assegnata dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla Regione Lazio. Lo ha reso noto Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio.
“La Regione – dichiara Cioffredi – ha accettato l’assegnazione della villa perché raccoglie la sfida di restituire alla collettività i beni illecitamente accumulati dai sodalizi criminali”. Con un bando pubblico, rivolto alla cooperazione e all’associazionismo, si procederà all’assegnazione gratuita della villa confiscata alla Romanina per il suo riutilizzo sociale.
“Lanciamo un appello agli esponenti di tutto il terzo settore – prosegue Cioffredi – affinché sconfiggano la paura e partecipino in tanti al bando per l’utilizzo sociale di un immobile confiscato ad un clan che a Roma si caratterizza per il suo forte potere di intimidazione. Le strutture della società civile responsabile sappiano che lo Stato c’è e riesce a dare il meglio di sé nel contrasto alla criminalità organizzata perché a Roma si sa fare squadra. Non finiremo mai di ringraziare per queste ragioni – conclude – l’attività delle Forze di Polizia, del Prefetto Paola Basilone, Del Tribunale per le Misure di Prevenzione, dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e del Procuratore Giuseppe Pignatone”.
La villa unifamiliare, in via Roccabernarda, è composta di due piani con una superficie totale lorda di 600 metri quadrati circa. Le condizioni dell’immobile sono buone ed il valore di mercato dell’immobile, in relazione ad una stima del 21 ottobre 2008, è di circa 1.4 milioni di euro.
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