Roma, nasce il parco archeologico del Colosseo

Il Ministro Dario Franceschini ha annunciato l'istituzione del parco archeologico del Colosseo, che in questo modo avrà una sua autonomia di gestione, oltre ad un'offerta di servizi che includerà diverse opere nell'area

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Il Colosseo, simbolo iconico dell’Italia nel mondo, farà parte di un apposito parco archeologico. A darne notizia è il Ministro dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che verso l’ora di pranzo ha ufficializzato la notizia. A fare parte del nuovo parco, oltre al Colosseo ci sarà anche il Palatino, il Foro e la Domus Aurea.

Il Ministro ha spiegato che seguirà anche una riorganizzazione speciale della soprintendenza archeologica della Capitale, che manterrà la sua autonomia pur cambiando nome in “Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio”. Per la gestione del parco, verrà indetta una selezione internazionale.

“E’ una cosa assolutamente rilevante, – ha detto il Ministro Franceschini – è un grande passo avanti che il luogo della cultura italiana che fa più visitatori, uno dei simboli dell’Italia nel mondo e un’area archeologica tra le più importanti del mondo abbia una sua autonomia di gestione, un direttore scelto con una selezione internazionale e la possibilità di affiancare alla tutela anche la valorizzazione e un’offerta di servizi nel modo migliore possibile”.

Il Ministro si è anche soffermato sul tema delle risorse e del finanziamento del nuovo parco: “Sul tema delle risorse ho letto degli allarmi che non so da dove arrivano. Ho letto che con la nascita del Parco archeologico del Colosseo vengono tolti i soldi a Roma. Non so da dove nasce questa notizia”.

“Il percorso è lineare e dà assoluta garanzia: il nuovo Parco continuerà a versare il 20% al fondo di solidarietà, che è un meccanismo che funziona e che consente ai grandi musei di aiutare quelli più piccoli. Prima le vecchie Soprintendenze speciali erano una specie di bancomat da usare in caso di urgenza. E se è vero che con le risorse del Colosseo venivano finanziate le spese di gestione nel restante territorio di Roma, – continua il Ministro – tuttavia questo avveniva secondo le scelte del singolo soprintendente. Nel decreto il 30% degli incassi del Parco archeologico andrà direttamente alla Soprintendenza speciale per la tutela e la gestione del patrimonio. E questa è una certezza di risorse”.

“Secondo i calcoli è superiore a quanto storicamente veniva investito dalla Soprintendenza nel restante patrimonio di Roma. Si tratta di circa 11 milioni di euro l’anno, ma naturalmente gli incassi possono crescere. A giorni – conclude il Ministro – partirà finalmente la gara Consip che può migliorare il rapporto degli incassi tra il concessionario e il Parco. In più in questi tre anni a Roma sono arrivati 159 milioni di euro tra i Grandi progetti, il Cipe e i fondi ordinari”.

L’iniziativa, oltre che a Roma, verrà avviata anche per l’area archeologica di Pompei, dove è previsto un iter del tutto simile.

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