Doveva essere un teatro, invece si è rivelato un locale notturno abusivo con tanto di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Le verifiche sono avvenute nell’ambito di servizi, organizzati e coordinati congiuntamente al personale tecnico ispettivo appartenente al comando provinciale dei vigili del fuoco, nei locali posti nel Rione Trevi, in Centro Storico.
In particolare, si è proceduto al controllo del locale Quirinetta di via Marco Minghetti 6. Fa sapere la polizia, che lo stesso era stato già oggetto in precedenza di contestazione circa la violazione dell’inquinamento acustico ad opera dell’Arpa Lazio.
La situazione era già a “rischio sotto il profilo della pubblica sicurezza per tutti i presenti che stavano ballando in un ambiente chiuso, oltremodo sovraffollato e con le misure di prevenzione incendi non conformi a quanto prescritto dalla normativa di settore e in violazione a quanto previsto nella licenza”, secondo quanto riferito dalla Questura di Roma.
I titolari dell’attività su Facebook: “Siamo inciampati nella burocrazia. Nulla di grave, ma dobbiamo fermarci per qualche giorno. Sabato notte, sono stati posti i sigilli al Quirinetta. La motivazione principale è una difformità nelle documentazioni. Come capite bene, difformità, è una parola che può avere tante sfumature, un po’ come il rock. Comunque, stiamo lavorando con le forze dell’ordine e con i nostri tecnici per risolvere la problematica di difformità, riaprire il prima possibile e poter tornare ad essere difformi solo nella proposta musicale e nella passione che mettiamo nel nostro Quirinetta“.
A prendere dei seri provvedimenti evitando che tale situazione si protraesse con ulteriori gravi conseguenze, anche e soprattutto a tutela dei presenti, sia lavoratori che avventori, i poliziotti, con il personale tecnico dei Vigili del Fuoco, hanno proceduto al sequestro penale preventivo d’iniziativa dell’intero locale, al quale venivano apposti i sigilli. Inoltre, Il titolare è stato denunciato per arbitrario abuso dell’autorizzazione che è stato segnalato anche all’organo amministrativo di Roma Capitale per i provvedimenti di competenza.
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