Il giardino di Villa Massimo, per decenni fiore all’occhiello del quartiere di Piazza Bologna e punto di riferimento per centinaia di famiglie con bambini piccoli e anziani, ha cambiato il suo stato originale: da spazio fondamentale di svago e socializzazione per generazioni di nipoti e nonni di tutto il territorio circostante, a luogo abbandonato e incolto.
Il parco, oramai chiuso da quattro anni, un tempo era uno spazio fondamentale di aggregazione e socialità, esempio di collaborazione tra pubblico e privati per la gestione del bene comune.
A Luglio 2013, precisamente sei mesi dopo la chiusura, avvenuta a Gennaio 2013, è nato il “Comitato per la riapertura di Villa Massimo”, un gruppo di persone aderenti che nel corso degli anni hanno preso a cuore questa situazione di degrado, sperando in una futura e prossima riapertura del giardino.
Lo stesso Comitato vanta, ad oggi, numerosi rappresentanti che difendono l’interesse di centinaia di famiglie e migliaia di cittadini del quartiere, sempre più delusi ed indignati per essere stati derubati, da ormai quasi quattro anni, di un fondamentale spazio di socialità e aggregazione.
Il Comitato ha anche creato una pagina Facebook “Comitato per la riapertura di Villa Massimo”, in cui quotidianamente vengono inseriti post riguardanti le iniziative intraprese, nonché le critiche e le lamentele riguardo alla situazione di degrado in cui versa il giardino.
Il Comitato parla di “indifferenza totale delle istituzioni comunali, affermando disprezzo per chi continua a definire tutto ciò una propria personale “vittoria”, minacciando ritorsioni e ripicche nei confronti di comitati, cittadini e rappresentanti municipali, che si adoperano per la riapertura della villa e del parco giochi”.
Emanuele Iannuzzi, portavoce del Comitato per la Riapertura di Villa Massimo, stufo delle tante promesse non mantenute dichiara:” Il 13 gennaio 2016 saranno quattro anni esatti dalla chiusura dei cancelli del giardino di viale di Villa Massimo. Quarantotto mesi, quasi millecinquecento giorni, in cui le famiglie, i bambini e gli anziani del nostro quartiere sono stati privati ingiustamente di questo fondamentale spazio di aggregazione e socialità. Un’intera generazione di bambini del quartiere Nomentano-Italia è stata derubata della possibilità di vivere ore spensierate e gioiose in un parco giochi a loro dedicato, che per settant’anni aveva consentito ai loro genitori e ai nonni di godere dell’unico spazio verde pubblico totalmente sicuro dedicato alle famiglie. E tutto ciò – prosegue – per colpa di una burocrazia crudele e lenta e di politicanti incapaci e senza coscienza, disposti a sacrificare l’interesse pubblico per il proprio apparente tornaconto in termini elettorali presso il ristretto gruppo di residenti circondariali del giardino, che non tolleravano la presenza delle giostre nel parco. I cittadini del nostro quartiere – conclude – sono stanchi di promesse non mantenute, parole vuote ed eterni rinvii. Villa Massimo deve riaprire!” Parole di sfogo, queste rilasciate dal portavoce, che rappresentano il pensiero e la posizione di tutti gli appartenenti al Comitato.
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