Salvatore Romeo, ex capo della segreteria della sindaca Virginia Raggi, in un’intervista durante il programma televisivo di Raitre, Agorà, ha affermato che le polizze vita intestate a Virginia Raggi “non sono un finanziamento politico”. Per il funzionario capitolino, che ha dunque smentito l’ipotesi, dilagata su alcuni mezzi di informazione, che le polizze fossero una forma di finanziamento politico, si tratta solo di “forme di investimento, non eccessivamente rischiose, più o meno remunerative”.
Inoltre, era stato proprio lo stesso Romeo a presentare Raffaele Marra (l’ex capo del personale del Campidoglio arrestato il 16 dicembre per corruzione) a Virginia Raggi, quando ancora lavoravano nello stesso dipartimento del Comune e quando la campagna elettorale della Raggi era appena cominciata. “Mi fidavo di lui e sono pentito di averlo presentato a Virginia” è quanto ha affermato nell’ambito della stessa intervista Romeo, su Marra. E ancora: “Ho lavorato con Marra per tanto tempo. Lui è stato il mio capo di dipartimento, aveva dei titoli, veniva dalla Guardia di Finanza. Da quello che sapevo, era una persona a posto. Le cose per cui oggi è accusato sono precedenti al nostro rapporto di conoscenza, dunque non ne sapevo nulla né le immaginavo. L’ho conosciuto nel 2013 e ho lavorato con lui bene per un periodo, producendo qualche risultato. In ragione di questo rapporto fiduciario, l’ho presentato a vari esponenti del Movimento 5 stelle”.
Ed infine, alla domanda se si sia pentito di averlo fatto, il funzionario risponde: “Pentito è un eufemismo, ho fatto un passo indietro per evitare imbarazzi alla sindaca” conclude Romeo.
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