Poche le auto bianche da questa mattina negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, per lo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni dei tassisti, dalle 8 alle 22. Risulta tuttavia, a quanto si è appreso, operativo il 40% delle auto tra tutte le sigle attive sullo scalo di Fiumicino.
I passeggeri, per lo più stranieri, vengono informati ed indirizzati da personale aeroportuale, con la pettorina gialla, verso i taxi disponibili, i pullman diretti nella Capitale e verso il terminal ferroviario del Leonardo da Vinci da dove partono e arrivano i treni no-stop del Leonardo express, uno ogni 30 minuti, in servizio sulla linea Roma Termini-Fiumicino aeroporto e quelli della FL1 Orte-Fara Sabina-Fiumicino aeroporto con fermate intermedie in tutte le stazioni, comprese quelle di Roma Ostiense e Roma Tiburtina collegate con la metro B.
Un presidio fisso con agenti di polizia è stato predisposto nella zona arrivi per controllare la situazione.
“Lo sciopero di oggi non ha alcun fondamento”. Così il viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, commentando in una nota la protesta dei taxi. “Il Governo ha rispettato in pieno gli impegni assunti. Anzi, con anticipo rispetto alla scadenza prevista, ha presentato il decreto interministeriale per la lotta all’abusivismo”, spiega Nencini. E aggiunge: “Condanno gli episodi di violenza di questa mattina. Con le minacce e la violenza si scava un fossato con i cittadini e le istituzioni”.
Come concordato nell’incontro del 21 febbraio scorso, il Ministero dei Trasporti e quello dello Sviluppo Economico hanno presentato ieri, alle maggiori Associazioni del settore taxi, la bozza di decreto interministeriale volta a regolamentare il settore ed arginare i fenomeni di illegalità. La proposta del Governo e’ stata tuttavia accolta in maniera non unitaria, tanto che oggi sono tornate ad incrociare le braccia alcune delle Associazioni di categoria e sindacali del settore.
Operativi, invece, i taxi delle cooperative aderenti a Legacoop, come confermato già ieri dal referente Legacoop Servizi del Lazio, Andrea Laguardia: “In merito all’incontro che si è tenuto al Mit per la vertenza taxi, esprimiamo soddisfazione per il metodo e per il contenuto del decreto legge presentato dal Governo. Il decreto mette mano ad uno dei temi principali, cioè quello del rispetto delle regole e della legalità”.
Aggiunge poi Laguardia: “Ci sono alcuni aspetti tecnici e di sostanza che andremo a definire entro una settimana, ma l’impianto e’ coerente con quanto previsto nell’accordo del 21 febbraio. La stessa coerenza auspichiamo venga tenuta dal senato nel ripristinare l’articolo originario che darà vita alla legge delega di riordino del settore. Se questo non accadrà il tavolo con il Governo perderà di significato. Non avevamo aderito allo sciopero e troviamo la conferma dello stesso, visto l’esito dell’incontro di oggi, incoerente e inopportuno”.
Nel giorno dello sciopero nazionale dei tassisti, il Codacons presenta un esposto al Comando generale della Guardia di Finanza, chiedendo di eseguire controlli a tappeto sui taxi in tutte le regioni italiane. “Da tempo – scrive l’associazione dei consumatori – riceviamo le proteste dei consumatori che denunciano l’impossibilità di pagare il servizio taxi con carte di credito o bancomat. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci oggi alla Guardia di Finanza, chiedendo controlli a tappeto sui taxi in tutte le regioni, sul fronte dell’evasione fiscale, degli incassi dell’utilizzo del Pos sulle vetture”.
L’associazione invita “tutti gli utenti a pagare le corse in taxi solo ed esclusivamente con carte di credito e bancomat, rifiutando l’utilizzo dei contanti, perché è diritto del consumatore scegliere il metodo di pagamento senza alcun costo aggiuntivo, e perché solo così sarà possibile combattere l’evasione”.
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