Seconda tappa dello spazzatour, è la volta di Tor Pignattara

Raggi e Muraro proseguono il loro spazzatour. Ieri sera è stata la volta di Tor Pignattara: un blitz "degno delle comiche di Totó e Peppino" secondo i residenti. Giujusa: "Spingerci in tutti i territori ci rende chiari i problemi dell'intero ciclo dei rifiuti"

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Continua lo spazzatour della sindaca Virginia Raggi e l’assessore all’Ambiente Paola Muraro. Dopo la prima tappa nelle vie del centro storico, sindaca e assessore arrivano a Tor Pignattara, dove hanno verificato l’efficacia della raccolta in una zona dove sono stati segnalati importanti accumuli di rifiuti.  Ad accompagnarle, alcuni ispettori di Ama e lo staff.

“Mancavano pochi minuti alle 23 quando su via di Tor Pignattara si sono materializzate tre Panda bianche. Parcheggio in doppia fila, quattro frecce accese e via al tour”. Così lo raccontano i residenti che hanno assistito alla scena. “Hanno iniziato ad aprire i sacchetti a caccia di indizi e ad un certo punto la sindaca ha sentito rumore di vetro ed è scattata. C’era un ragazzo che stava buttando delle bottiglie nel cassonetto sbagliato”. La sindaca ha chiesto all’ispettore Ama di multare il cittadino. Multa tuttavia scampata per il cittadino, che si difende: “Ma qui non abbiamo la raccolta del vetro”, fatto accertato anche dai tecnici Ama.
Il secondo blitz è poi proseguito verso via Galeazzo Alessi e via Serbelloni. “Ad un certo punto l’assessora incredula ha chiesto conto ad un negoziante della convenzione che aveva con delle cooperative e il commerciante le risponde che è un accordo stipulato con Ama e alcune cooperative” raccontano ancora i residenti. Addirittura – racconta ancora un cittadino – “di fronte ad un divano, Raggi e Muraro hanno urlato: ‘Di chi è questo divano?’ Saranno rimaste lì mezz’ora. Ovviamente il proprietario del divano non si è fatto vivo”. Il blitz è durato più di un’ora, e ad accompagnarle c’erano anche l’assessore del XI municipio, Giacomo Giujusa, su facebook scrive: “Abbiamo potuto rilevare problemi con le utenze non domestiche, unite all’abbandono di ingombranti ed alla necessità di aggiornamento delle postazioni di raccolta per implementare le frazioni di rifiuto differenziato conferite. Spingerci in tutti i territori ci rende chiari i problemi dell’intero ciclo dei rifiuti su Roma ed il lavoro da compiere oltre a caricarci del calore, dei suggerimenti e della partecipazione attiva di tanti cittadini”. L’assessore municipale parla ancora di un lavoro “molto proficuo perché ci cala direttamente nelle problematiche e, attraverso le verifiche ed il dialogo con i cittadini, ci rende spesso chiare anche le azioni da compiere per migliorare la raccolta ed implementare il servizio”.

I residenti del quartiere, tuttavia, non sembrano però essere tutti così entusiasti. “Sembrava un blitz alla Totò e Peppino – dicono –. Non è così che si risolvono i problemi. La Muraro lavora con Ama da anni e non conosce le convenzioni che l’azienda stipula con i commercianti? Possibile che non comprendano che per la densità di persone che abita qui è assolutamente normale che i cassonetti si trasformino in minidiscariche nel giro di poche ore se non passano i camion della raccolta? Possibile che ci vogliano questi blitz per sapere che qui va attivata una differenziata vera, senza cassonetti in strada, e non affidata alla buona volontà dei cittadini?”. (L’UNICO)

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