“Sei un Mongoloide”, Calendino: “Mi scuso con disabili ma Torquati vigliacco”

"Sei Don Abbondio, il tuo intervento una perdita di tempo". Queste le parole di Daniele Torquati che avrebbero provocato la reazione di Giuseppe Calendino: 'tu sei un mongoloide'. In aula si parlava dell'apertura del possibile nuovo campo rom a Roma Nord.

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D: Calendino che è successo, ha detto “mongoloide” a Torquati, l’ex presidente del Municipio, oggi capogruppo del Partito Democratico?

R: Ho perso le staffe, e mi sono pubblicamente scusato. Però Torquati non ha perso un secondo per strumentalizzare i disabili e sollevare il polverone. Voglio dire che io ho sbagliato, ma lui poteva difendersi benissimo da solo. Anche perché fu la sua giunta a tagliare i fondi agli insegnanti di sostegno.

D: Ma cosa le ha fatto perdere la testa?

R: Avevo appena terminato un intervento in difesa dei cittadini di Roma Nord che non vogliono un nuovo campo Rom in zona Cassia, e lui mi ha provocato. Si tratta di un tema importante, che purtroppo rischia di passare in secondo piano. Mi ha chiamato Don Abbondio, dicendo che stavo facendo perdere tempo al consiglio. Si tratta di una cosa seria invece, da cui dipende la sicurezza del nostro territorio e dei nostri residenti.

D: Ricorda quel mondiale? Materazzi ne disse di mille colori a Zidane, ma alla fine la gente vide solo la sua capocciata… 

R: Ho sbagliato e mi scuso. Come potrei avercela coi disabili? Ce l’avevo solo con Torquati…

D: Questo è chiaro, ma poteva dirgli “comunista”… Vuole fare la fine di Clemente Russo? 

R: Ho sbagliato e chiedo scusa. Certo lui ha usato i disabili a sua volta per difendersi. L’ho trovato un mezzuccio di vigliaccheria politica. (L’UNICO)

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