Un nuovo traguardo per Matteo Salvini è uscito dal Consiglio dei Ministri di ieri pomeriggio. Il vicepremier, infatti, è riuscito a far approvare il decreto Sicurezza bis, che molto era stato discusso nelle ultime settimane e che segue il primo decreto, approvato lo scorso settembre. Il testo approvato ieri a Palazzo Chigi, in particolare, interviene in materia di contrasto all’immigrazione illegale, potenziamento dell’efficacia dell’azione amministrativa a supporto delle politiche di sicurezza e contrasto alla violenza in occasione di manifestazioni sportive. “Habemus Decretum!”, annuncia su Facebook il ministro dell’Interno. “Lotta ancora più dura all’immigrazione clandestina, pene più severe per chi aggredisce le Forze dell’Ordine, 800 assunzioni per l’esecuzione delle pene dei condannati in via definitiva che sono ancora a spasso e molto altro – aggiunge Salvini, che si dice – orgoglioso del Decreto Sicurezza Bis, che garantirà un ulteriore passo verso la sicurezza del Paese e degli Italiani“. “Gli altri parlano, noi facciamo. Avanti tutta”, chiosa.
In virtù del testo approvato, al ministro dell’Interno sarà attribuito il potere di limitare il transito o la sosta di navi nelle acque territoriali ad eccezione delle imbarcazioni militari e di quelle in servizio governativo. In qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, infatti, il ministro potrà intervenire quando riterrà necessario impedire “passaggi pregiudizievoli” o “non inoffensivi” di una nave impegnata in una delle attività elencate dalla Convenzione ONU sul diritto del mare, limitatamente, però, in materia di immigrazione. Potrà impedire, dunque, il carico e lo scarico di materiali, valuta o persone in violazione delle leggi e dei regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione vigenti, ma solo – precisa il testo – di concerto con i colleghi della difesa e delle infrastrutture e dei trasporti e dopo avere avvisato il Presidente del Consiglio.
Il decreto Sicurezza bis prevede, inoltre, il pagamento di una sanzione amministrativa, o penale ove necessario, per l’equipaggio della nave che non osservi i divieti e le limitazioni imposti. Si potrà applicare la confisca amministrativa con sequestro immediato nel caso di reiterazione delle violazioni. Per le realtà associative costituite per favorire l’immigrazione clandestina verrà estesa, invece, la competenza delle procure distrettuali e la disciplina delle intercettazioni preventive. In materia di sicurezza pubblica vengono, poi, introdotte misure che sviluppano la cooperazione internazionale di polizia per le operazioni sotto copertura e stabiliscono che la comunicazione alle questure da parte delle strutture ricettive va effettuata “con immediatezza” per le persone che alloggiano per un solo giorno.
Il testo rafforza, inoltre, il quadro normativo per ciò che riguarda le manifestazioni in luoghi pubblici, assicurando maggiore tutela alle Forze dell’ordine impegnate nella gestione dell’ordine pubblico. Saranno inasprite, infatti, le sanzioni per chi fa uso di caschi protettivi e di qualunque mezzo che impedisca il riconoscimento della persona e sarà prevista la reclusione per chi lanci corpi contundenti o materiali urticanti nel corso delle manifestazioni, nonché l’introduzione di aggravanti per i reati commessi durante le pubbliche manifestazioni, come ad esempio violenza, minaccia a pubblico ufficiale o condotte di devastazione e saccheggio.
Tra gli altri provvedimenti previsti dal decreto Sicurezza bis, figura anche l’assunzione a contratto annuale di 800 unità per velocizzare l’esecuzione di sentenze per reati gravi, e l’incremento della durata della DASpo, che potrà ora arrivare fino a 6 o 10 anni per i recidivi. Verrà estesa, inoltre, l’applicabilità del fermo di indiziato e l’arresto anche per i reati commessi in occasione di manifestazioni sportive, inasprendo anche le sanzioni per il “bagarinaggio”, ovvero la rivendita abusiva di biglietti per le manifestazioni sportive, comprendendo anche quelli venduti attraverso i circuiti online. Infine, il Governo si è fissato la scadenza alla fine di quest’anno per l’adozione di un regolamento sulla privacy e sulla protezione dei dati personali.
Francesco Amato
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