di Riccardo Corsetto
Cari amici, in uno strano paese a forma di stivale, ove tutto può accadere, entrò in vigore nel 2019 <<l’avveniristica>> “successione online“. Presto gli abitanti che avevano perduto un caro e dovevano ereditarne un conto, si accorsero che alla banca serviva comunque un timbro “medievale” e 30 giorni di attesa. Così che la rivoluzione non era affatto una rivoluzione.
Finalmente col QR CODE il problema si è risolto.
In questo blog tratteremo consigli per come spicciarsi con le successioni, risparmiando tempo e denari, e augurandovi di averne bisogno fra cent’anni. Sempre che il de cuius non sia un acido zio miliardario.
Da quando è passata la legge che ha rivoluzionato il modo di trasmettere le successione all’Agenzia delle Entrate, mandando in soffitta il vecchio modello 4 per lasciare campo alla successione online, molti utenti e assistiti mi hanno chiesto come mai alcune banche non accettassero la nuova ricevuta telematica. Domanda lecita e frequente. Infatti alcuni istituti di credito, poiché le ricevute telematiche, a differenza di quelle tradizionali asseverate da timbro dell’AGE (agenzia delle entrate) possono essere facilmente contraffate, chiedevano che il cliente portasse all’istituto anche una asseverazione della ricevuta telematica. Altrimenti il conto del defunto restava congelato. Ecco che la grande rivoluzione telematica veniva vanificata dalla necessità di vidimare con un timbro “medievale” la nuova successione online. Un nonsense tipico della burocrazia italiana. Immaginate un aereo moderno che non può decollare perché la pista di decollo è fatta di sampietrini romani. Insomma per quasi tutto il 2019, chi aveva una ricevuta di successione online, doveva comunque tornare in agenzia delle entrate per mettere un timbro da un amanuense, che per di più lo faceva attendere circa un mesetto.
QR CODE
Finalmente l’Agenzia delle Entrate ha risolto il problema, producendo adesso un documento, sempre telematico, che funge da “attestazione della presentata dichiarazione“, corredato di un Codice QR, che consente alle banche e alla posta di riconoscere la validità del documento, e quindi di evitare truffe. Di contro, gli eredi, evitano noiose code e attese all’Agenzia delle Entrate.
E’ necessario, però, che al momento della compilazione, chi si occupa della dichiarazione telematica, faccia attenzione a flaggare l’apposito campo. L’opzione ha un costo di 48,74 euro. Ma sono soldi spesi bene, perché a volte le attese della vecchia asseverazione, senza la quale non si poteva accedere all’eredità, potevano superare anche i 30 giorni.
Mail: riccardo.corsetto@gmail.com What’sApp: 3338800328
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