L’urbanista capitolino Paolo Berdini torna a parlare dello stadio di Tor di Valle, all’indomani del tweet del capitano della Roma Francesco Totti che ha invitato l’amministrazione capitolina a realizzare lo stadio e quando ormai l’hashtag “#famostostadio” è diventato virale. “Parnasi vuol fare insieme allo stadio qualcosa come 600mila metri cubi regalati – ha detto in audizione alla Commissione d’inchiesta per la sicurezza e il degrado della città e delle periferie –. Scusate, lui non fa lo stadio… Io sono a favore dello stadio della Roma, l’ho detto dieci volte, ma sono contro questo gioco della roulette”. “Chi ha scelto quell’area che ha bisogno di un immenso investimento pubblico? L’ha scelta il privato? È questo il futuro delle nostre città? – sollecita Berdini – Noi diamo le chiavi della nostra città a un privato che blocca la filovia sul Laurentino e adesso ci impone di fare un ponte, una metropolitana che non si può fare… È questa la città che vogliamo?”. “Io spero che lo stadio si faccia, che l’associazione sportiva Roma lo voglia fare. Se stiamo dentro le regole del piano regolatore, come dico da mesi, lo stadio si può e si deve fare – aveva detto in un’intervista di Rai GR1 –. Sempre che la società receda da appetiti che credo che siano un po’ troppo elevati per quell’area e per questa povera città”. Il tweet di Totti “conta, però sono le regole che fanno la differenza, altrimenti è una giungla”. “Con la sindaca – spiega – abbiamo lavorato sempre nella più stretta sintonia” e lo stadio “è il segnale che questa città è disponibile a qualsiasi tipo di investitore, se si rispettano le regole. Io mi sento parte di questa città. Rilanciando la città è la stessa amministrazione che vive”.
Berdini poi parla anche di altre situazioni. “Le torri ex Finanze dell’Eur sono ferme perché qualcuno ha fatto scelte scellerate e dato il via ad un’operazione senza ricordarsi che dovevano spendere 24 milioni di opere di urbanizzazione. Non abbiamo fermato noi l’operazione – precisa Berdini – ma la Guardia di Finanza. Sono stati i finanzieri ad aver alzato il cartello rosso”. Quindi parla dell’Ex fiera di Roma, progetto al quale l’amministrazione non è contraria. “Non riteniamo però che l’unica molla che faccia girare il mondo sia quella della valorizzazione immobiliare. Se Investimenti spa ha fatto una scelta sbagliata trasferendo la fiera in un luogo impervio non vedo per quale motivo poi noi dobbiamo pagargliela in cubatura”. Stesso discorso per gli ex mercati generali dell’Ostiense. “Mi sono trovato una proposta importante di un privato che tento di tenermi buono che non prevede un metro quadrato di verde. Questo è un errore. Noi non diciamo no ma sì con un altro modello di città”.
Intanto si è tenuto oggi il vertice, durato più di un’ora, tra i rappresentanti capitolini e i proponenti del progetto. All’incontro, nella sede dell’assessorato all’Urbanistica all’Eur, sono arrivati l’assessore Paolo Berdini, il vicesindaco Luca Bergamo, il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e il capogruppo capitolino M5S Paolo Ferrara. Presenti anche il direttore generale dell’As Roma Mauro Baldissoni e l’imprenditore Luca Parnasi. Assente la prima cittadina. “Ci sono fazioni tra chi vuole fare lo stadio e chi no? Non ci sono fazioni. Siamo qui per parlare con l’As Roma – ha detto, entrando, il vicesindaco –. Parleremo, affronteremo tutti i problemi e quando avremo chiarito gli aspetti tecnici vi informeremo. Quello che abbiamo detto è che è nostra intenzione che lo stadio si faccia, ma fatto nel rispetto della legge e con la garanzia di sicurezza per tutti. Basterà un mese? – conclude Bergamo – È necessario che basti per definire alcune cose”. “Sono sempre ottimista”, è ciò che ha detto invece Baldissoni.
Al centro dell’incontro sembrano essere state le cubature dell’impianto, che rappresentano il vero nodo della situazione e saranno al centro di alcuni tavoli tecnici che cominceranno giovedì. “E’ stata una riunione molto costruttiva, siamo soddisfatti, ci sono dei tavoli tecnici al lavoro da dopodomani – ha detto Bergamo alla fine dell’incontro -. Ci rivedremo la prossima settimana. Siamo ottimisti”. La questione delle cubature è “il contenuto dei tavoli – ha dichiarato invece Baldissoni -. La lasciamo a loro ve lo diciamo la prossima volta. Noi vogliamo fare lo stadio e vogliamo farlo insieme al Comune, loro sono al lavoro con noi. Andiamo avanti e cerchiamo di farlo il prima possibile”. (L’UNICO)
Facebook Comments