Arriva il definitivo no del Campidoglio al progetto sullo stadio di Tor di Valle che ha inoltrato una dettagliata relazione alla Regione Lazio. Anche se la bocciatura presenta comunque “le condizioni per addivenire al parere favorevole”. “Sul progetto definitivo dello stadio della Roma c’è la volontà di andare avanti per analizzare il dossier”, fanno sapere in una nota dal Campidoglio. “È stata chiesta proprio per questo motivo la proroga di trenta giorni della Conferenza dei servizi. Riserve sono state espresse sui livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale nella consapevolezza che ci sono trenta giorni per intervenire. C’è una lista di temi da affrontare nel periodo di sospensione; ci sono tutti i margini per concludere positivamente la procedura”.
Le osservazioni avanzate da Roma Capitale riguardano la sicurezza stradale. Dunque i parcheggi, i tronconi di scambio e la promiscuità di accesso tra i veicoli dell’utenza e i veicoli commerciali. E il Comune manifesta dubbi anche sulla sicurezza idraulica. Si evidenzia, infatti, una incompatibilità delle varianti urbanistiche con la pericolosità idraulica dell’area. Per questo è necessaria una ridefinizione dei perimetri delle zone, da cui dipendono tutte le autorizzazioni edilizie, commerciali e sportive. Parere negativo, indicato nel documento attraverso una serie di punti, sulla funzionalità dei parcheggi, sulla viabilità con la via del Mare e la via Ostiense, e sul capolinea di piazza Tarantelli, giudicato troppo piccolo ed insufficiente per accogliere i mezzi del trasporto pubblico.
Viene evidenziata anche la carenza di un accordo con la Regione per potenziare la linea Roma-Lido e la carenza di un progetto sulla ciclabilità dell’area. Criticità anche riguardo all’impatto odorigeno, vista la presenza del depuratore di Roma Sud di Acea Ato2, che risulta meritevole di approfondimento perché potenziale ostacolo alla fruizione delle opere. Un’ulteriore osservazione riguarda l’attuale ippodromo di Tor di Valle, e in particolare le tribune realizzate da Julio Lafuente nel 1959, delle quali si chiede una valorizzazione, seppur parziale. E sono proprio tutte queste osservazioni avanzate dal Campidoglio che rendono negativo il parere unico di Roma Capitale sul progetto del nuovo stadio della Roma. Solo se l’As Roma e il costruttore Luca Parnasi rivedranno il progetto modificando le parti stroncate dal Comune di Roma, il nuovo impianto di Tor di Valle potrà vedere la luce. (L’UNICO)
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