Le strade sono sporche, è un dato di fatto. Il nuovo modello partito da sei mesi non ha ancora portato i risultati sperati.
A maggio scorso la raccolta differenziata nel quartiere di Torpignattara prevedeva la separazione dei rifiuti in casa a cui in strada corrispondevano dei secchioni divisi per colore.
Data la densità di abitanti del V municipio (la più alta insieme a quella del centro storico con oltre 9mila cittadini per chilometro quadrato) la necessità di svuotarli a ritmi sostenuti è stato sempre più difficile.
La stessa sindaca Raggi nel corso del suo spazzatour notturno, insieme all’Assessore all’Ambiente, Paola Muraro, ha dichiarato che “per le strade del quartiere abbiamo rilevato problemi con le utenze non domestiche, unite all’abbandono di ingombranti e alla necessità di aggiornamento delle postazioni di raccolta per implementare le frazioni di rifiuto differenziato conferite”.
I pochi cassonetti a fronte del numero di residenti, non favoriscono a detta dei cittadini, giri di raccolta sufficienti, dato che le strade ci mettono poche ore a trasformarsi in “mondezzai”.
Facebook Comments