Usa, Francia e Germania litigano ma è l’Italia a soccombere

Ecco che tre nostri sinceri amici (USA, Francia e Germania) si bisticciano fra loro ed il conto più salato lo paga l'agricoltura italiana. La guerra in Libia voluta dai francesi ha portato il petrolio alla Francia, e gli immigrati all’Italia. La Comunità Europea, la Nato e gli USA decidono di comminare sanzioni economiche alla Russia. Guarda un po': le sanzioni riguardano l'esportazione di prodotti italiani in Russia

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il premier russo Vladimir Putin

Recita un proverbio (fin troppo veritiero) “dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io”. Noi italiani abbiamo amici veramente sinceri e disinteressati, ma tant’è. L’elenco non è lungo ma significativo. Cominciamo dalle vicende di questi giorni a proposito di dazi sui prodotti alimentari italiani negli Stati Uniti.

Da quello che abbiamo capito, gli Stati Uniti hanno deciso di imporre dazi ai prodotti alimentari italiani per ritorsione contro la Francia e la Germania che hanno concessi aiuti di Stato alla Società AIRBUS, che ha così potuto fare (secondo gli USA) concorrenza sleale e dumping a danno della Boeing americana.

Parliamo poi della vicenda Ucraina e del contrasto fra Germania/USA contro la Russia per questioni interne ucraine. La Comunità Europea, la Nato e gli USA decidono di comminare sanzioni economiche alla Russia. Guarda un po’, le sanzioni riguardano l’esportazione di prodotti italiani in Russia: ancora una volta l’agricoltura italiana è penalizzata. Come noto, una porzione rilevante del gas russo per i fabbisogni della Germania transita attraverso il metanodotto North Stream nel Mar Baltico: si tratta di circa 50 miliardi di mc/anno per un controvalore stimato oltre 10 miliardi di euro/anno. La Germania si è ben
guardata dall’utilizzare questo strumento, preferendo trasferire gli oneri delle sanzioni alla più arrendevole Italia.

Un altro spunto interessante riguarda la Libia, da sempre considerata dalla sorella Francia una spina nel fianco inferta dall’Italia al Nord-Africa francofono. La violenza, la determinazione, la rapidità con cui è stato liquidato dalla Francia il regime precedente, a dire il vero non esemplare, qualche pensiero malizioso lo insinua. Sta di fatto che il risultato dell’azione ha comportato una più favorevole posizione nel campo petrolifero per la Francia. In sintesi: il petrolio alla Francia e gli immigrati all’Italia. Della Libia chi se ne importa. (L’UNICO)

Antonio De Marco

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